Balotelli ricorda il periodo all’Inter: «Mourinho? Eravamo due teste di cavolo ma come carattere lui è peggio di me» | OneFootball

Balotelli, l’ex Inter torna sotto i riflettori e lo fa da protagonista, ospite di Belve: le sue parole

Rimpianti, rivelazioni e un occhio rivolto al domani. L’ex Inter Mario Balotelli ritorna al centro dell’attenzione, questa volta come protagonista su Rai2, ospite del programma Belve, dove è stato intervistato da Francesca Fagnani. Un incontro tanto atteso, in cui il calciatore – che festeggerà il suo 35° compleanno il 12 agosto – si è raccontato in modo autentico, condividendo i suoi errori, le sue consapevolezze e la determinazione a non arrendersi.

LE PAROLE DI BALOTELLI – «Avrei potuto fare di più, ma sono felice. Nonostante i mesi lontano dal terreno di gioco. Giocherò due o tre anni prima di smettere. Sarà un trauma atletico, ma quello che ruota intorno al calcio non mi mancherà. È difficile che giochi ancora in un club in Italia o in Europa. Genoa? Ringrazio i tifosi che mi vogliono bene, ma ho fatto una scelta sbagliata per il tipo di società. Il calcio è un mondo finto. Non ho nulla da invidiare a Messi e Ronaldo. CR7 si massacra di allenamenti, io no».

SU MOURINHO, TOTTI E GLI EPISODI DI RAZZISMO – «Mourinho? Eravamo due teste di cavolo ma come carattere lui è peggio di me! Totti? Gli ho scritto: perché mi hai dato un calcio? E lui disse: manco ti ho preso bene. L’episodio di Ponte Milvio? Non lo rifaranno, penso se lo ricordino. A scuola chiedevo alla maestra se anche il suo cuore fosse nero».