Balotelli: «Inter Manchester City: Dzeko fa la differenza, Haaland è il più forte» | OneFootball

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·27 maggio 2023

Balotelli: «Inter Manchester City: Dzeko fa la differenza, Haaland è il più forte»

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Mario Balotelli, doppio ex della sfida di Champions tra Inter e City, ha parlato alla Gazzetta dello Sport proprio in vista della finalissima

É uno degli ex di entrambe le finaliste di Istanbul: Mario Balotelli ha giocato sia nell’Inter che nel Manchester City, vincendo non poco con entrambi e dando il suo contributo. Tempi lontani, dello scorso decennio: oggi l’attaccante vive in Svizzera e nel Sion ha giocato 21 partite, segnando 6 reti, in una squadra che però non sta facendo un buon campionato. Ecco la sintesi della sua intervista a La Gazzetta dellòo Sport.

FINALE DI ISTANBUL – «Ho ricevuto tanti inviti per la finale di Istanbul, sono indeciso: mi sa che mi siederò al centro dello stadio, per evitare equivoci. Il mio cuore è diviso a metà, meglio non dire altro. La testa mi dice che mi piacerebbe vincessero entrambe. Ma non si può».


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SERIE A – «La A viene un po’ snobbata, ma i fatti dicono che le nostre squadre si fanno valere. Ho visto Inter-Fiorentina: partita bellissima, con contenuti tecnici di alto livello».

L’INTER STA BENE – «Indubbiamente. E ha tanti giocatori che fanno la differenza. A cominciare dal mio amico Dzeko, ma non trascurerei Lukaku e lo scatenato Lautaro: bellissimo il secondo gol con i viola».

LA RISOLVE HAALAND – «Non ho detto questo. Anche l’Inter ha attaccanti di primissimo piano. Sarà apertissima».

IL PIU’ FORTE ATTACCANTE AL MONDO – «I numeri dicono Haaland, ma per me è una questione di gusti. Osimhem, ad esempio, è speciale. In campo sa fare tutto, un po’ come me negli anni verdi. E poi è un ragazzo unico».

ULTIMO INFORTUNIO – «Sono tornato ad allenarmi dopo una contrattura. Non so se sarò in grado di giocare a San Gallo. Mi auguro la salvezza immediata, ma in caso di playout darò tutto. Io ci sono per chiudere bene una stagione nata forse con troppe ambizioni. Non ci ha aiutato».

FUTURO – «Io mi sento ancora bene. L’ultimo infortunio non conta, nelle gambe ho almeno altri 3 anni importanti»

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