Bakayoko-Milan, l’ex centrocampista attacca Pioli: “Non mi voleva in rosa, ecco dove ho sbagliato” | OneFootball

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·18 febbraio 2024

Bakayoko-Milan, l’ex centrocampista attacca Pioli: “Non mi voleva in rosa, ecco dove ho sbagliato”

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Bakayoko-Milan – L’ex centrocampista rossonero, oggi al Lorient, è tornato a parlare della seconda esperienza vissuta con la maglia rossonera. Le dichiarazioni del francese classe ’94.

Bakayoko-Milan, il centrocampista francese attacca Pioli: le dichiarazioni all’Equipe

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(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)


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“Dopo la stagione al Napoli sono tornato al Milan, che mi aveva corteggiato, sempre in prestito. Credevo che mi volessero, ma non l’allenatore (Pioli, ndr). La prima stagione ho giocato un po’ di partite. Ho dato il mio contributo, anche non mi sono sentito un campione italiano completo. A fine stagione ero combattuto. Io e la mia famiglia avevamo trovato una casa ed è bello rimanere con lo stesso club per due anni di fila. Ma sentivo di non far parte del progetto. Stavo cercando altrove, ma non riuscivo a trovare quello che volevo. Mi sono dato tempo fino alla finestra di trasferimento di gennaio. L’allenatore mi ha detto che non contava su di me e questo è stato uno schiaffo al mio ego. Avevo delle alternative, ma questi club non potevano permettersi il mio stipendio. Ero disposto a fare uno sforzo, ma non a dividerlo per due o tre. Così arrivo a fine stagione, spesso in gruppo, ma senza entrare in campo quasi mai. Avrei preferito rimanere a casa con i miei figli, a guardare le partite in TV. L’unico rimpianto della mia carriera è questo prestito di due anni: avrei dovuto firmare solo per un anno. Ho un bellissimo ricordo di Gattuso, che mi ha allenato prima al Milan e poi Napoli, nonostante una volta siamo arrivati quasi ​​alle mani. Ci esortava sempre a dare il massimo, i suoi discorsi ci facevano sempre bene. E’ un tipo molto affettuoso, era sempre lì per te, anche per questioni extra-calcistiche”.

La seconda esperienza di Bakayoko in rossonero è stata molto al di sotto delle aspettative: lo scudetto non da protagonista resta l’unica nota positiva.

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