Inter News 24
·28 agosto 2025
Ausilio Inter, il no all’Al Hilal può arrivare solo per un motivo: sarebbe un rimpianto

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·28 agosto 2025
Il nome di Piero Ausilio è sempre più al centro delle attenzioni di fine mercato, ma non per un colpo in entrata o in uscita. Secondo quanto riportato da Il Giorno, il direttore sportivo dell’Inter starebbe seriamente valutando l’offerta ricevuta dell’Al-Hilal, club arabo allenato da Simone Inzaghi, ex tecnico nerazzurro e fautore del possibile ricongiungimento professionale con uno dei dirigenti più rappresentativi della storia recente dell’Inter.
Quasi trent’anni in nerazzurro, attraversando tutte le proprietà – da Moratti a Thohir, poi Suning e infine Oaktree – hanno fatto di Ausilio non solo una figura dirigenziale, ma un pezzo di storia del club. Iniziò come segretario del settore giovanile nel 1998, fino a diventare il responsabile del mercato della prima squadra, accompagnando l’Inter in alcuni dei momenti più gloriosi e più difficili della sua storia moderna.
Il suo palmarès racconta di due Scudetti, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe italiane e un Mondiale per club, oltre a due finali di Champions League e una di Europa League vissute in prima linea. Ma sono le sue scelte di mercato ad aver lasciato il segno: tra i colpi più riusciti, Ausilio stesso ha ricordato l’acquisto di Mateo Kovacic e Marcelo Brozovic, autentici colpi di genio in un contesto economico difficile. Senza dimenticare l’operazione Onana, preso a zero e rivenduto a una cifra record al Manchester United.
Non sono mancate, però, le occasioni mancate: su tutte, il rimpianto per Kvaratskhelia, oggi stella del Napoli, seguito a lungo ma mai affondato.
Oggi, di fronte a un’offerta che si aggira sui 5 milioni annui, la tentazione araba è forte. Per lui, e per il suo vice Dario Baccin, che sarebbe pronto a seguirlo, si tratterebbe di un passo clamoroso nella carriera. Per l’Inter, invece, sarebbe l’inizio di una nuova era, con Marotta costretto a ripensare l’intera area sportiva, in un momento già delicato di transizione tecnica e societaria.
A decidere sarà il cuore o il portafoglio. Ma se Ausilio dovesse dire addio, sarebbe la fine di un capitolo fondamentale della storia nerazzurra.
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