📊Attacco "spento" e stelle nervose: il Napoli di Garcia non decolla | OneFootball

Che il dopo Spalletti (come spesso accade quando si apre un nuovo ciclo successivo ad uno vincente) potesse avere delle complicazioni era nell’ordine delle cose: una partenza così stentata per il Napoli non era però così facilmente preventivabile.

Due vittorie, due pareggi, una sconfitta in campionato, il successo in Champions League contro il Braga ed una squadra che non ha mai convinto del tutto in termini di prestazioni: questo è il bilancio delle prime uscite del nuovo corso partenopeo con alla guida Rudi Garcia.

Chiamato all’ingrato compito di raccogliere il testimone del tecnico capace di riportare lo scudetto a Napoli dopo 33 anni, l’allenatore francese in queste prime fasi non è riuscito a dare la sua impronta ad una squadra che in questo frangente appare in forte difficoltà.

Il discorso è evidente a prescindere dai paragoni che si possono fare con lo scorso anno, comunque quasi impietosi: l’anno scorso nelle prime cinque partite di Serie A il Napoli (che non aveva ancora raggiunto la brillantezza che lo avrebbe portato a dominare per tutto l’anno) aveva fatto undici punti con dodici goal fatti e quattro subiti.

Quest’anno i goal subiti sono stati gli stessi (nonostante l’addio di Kim, non un fatto da poco) ma le reti segnate sino ad ora sono sette e i punti fatti sono otto, tre in meno dell’anno scorso. L’inizio in questione è il peggiore della squadra partenopea delle ultime otto stagioni.

Numeri che testimoniano la difficoltà degli azzurri in quella fase offensiva che era stata un cardine di gioco e che guardando al talento dei giocatori, sarebbe comunque dovuta essere ugualmente una certezza.

In tal senso è emblematico il momento vissuto dalle due stelle della squadra Kvaratskhelia e Osimhen meno incisivi rispetto ai loro standard ma soprattutto apparsi abbastanza tesi nell’ultimo periodo: le reazioni dei due giocatori alle rispettive sostituzioni contro Genoa e Bologna in tal senso la dicono lunga sul loro stato emotivo.

Secondo Il Mattino la società aveva anche pensato anche ad una multa nei suoi confronti ma come riportato dalla Gazzetta dello Sport l’attaccante nigeriano (il cui comportamento era stato stigmatizzato pubblicamente anche da capitan Di Lorenzo a fine partita) ha chiesto scusa alla squadra, evitando così la sanzione disciplinare.

Anche con la pace fatta e la consapevolezza che certi comportamenti dei giocatori non saranno tollerati all’orizzonte si cominciano comunque a sentire i primi scricchioli della panchina di Garcia, che secondo i media italiani non è più stabile: secondo Repubblica il rapporto tra ADL e Garcia non sarebbero poi così idilliaci.

Il fatto di essere a inizio stagione gioca a favore dell’ex tecnico della Roma, che ha comunque margine per poter tirare fuori qualcosa di buono. Sarà necessario tanto ritrovare le certezze sino ad ora un po’ sbiadite (non solo in attacco) quanto tirare fuori dai nuovi acquisti, in particolare Lindstrøm, sino ad ora praticamente inutilizzato.

Sarà però importante che le risposte arrivino il più velocemente possibile. La sensazione è che il nuovo corso del Napoli sia prossimo ad un bivio: o si cambia direzione o si potrebbe cambiare la guida.