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Marco Alessandri·30 maggio 2024
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Marco Alessandri·30 maggio 2024
L’Olympiacos fa l’impresa e dopo aver eliminato due delle tre favorite di queste Conference League, Fenerbahçe e Aston Villa, batte in finale anche la terza, la Fiorentina, e mette in bacheca il primo trofeo internazionale per club del calcio greco.
Una notte storica, insomma, per la società biancorossa, resa ancor più speciale dal fatto di giocare ad Atene, ma di aver alzato il trofeo nello stadio dell’AEK, una delle più grandi rivali.
Per tutti questi motivi, ma soprattutto perché in palio c’era una coppa, la notte nel Pireo è stata lunghissima e la capitale greca si è colorata di rosso.
Una marea caldissima, tra fumogeni, bengala e fuochi d’artificio. Ma già prima, al triplice fischio, sul campo dell’OPAP Arena era partita la festa dei giocatori, con la canonica alzata del trofeo.
L’Olympiacos, poi, ha raggiunto i tifosi fuori dall’impianto, portando con se la coppa e lanciando uno dietro l’altro cori per celebrare una vittoria che a inizio stagione probabilmente nessuno avrebbe predetto.
Non è mancata, neanche a dirlo, la parata sul bus scoperto, già pronto prima del match.
Tra i più acclamati, oltre all’attaccante El Kaabi autore del gol partita, il tecnico José Luis Mendilibar. Lo spagnolo, ormai un incubo per il calcio italiano, dopo la vittoria dell’Europa League con il Siviglia un anno fa ai danni della Roma, si ripete dodici mesi più tardi contro la Fiorentina.
Nel trionfo del Pireo c’è tanto del suo allenatore.