Inter News 24
·23 agosto 2025
Asllani Torino, ufficialità in ritardo: rischio forfait contro l’Inter per motivi burocratici

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·23 agosto 2025
L’approdo di Kristjan Asllani al Torino è ormai definito nei dettagli, ma l’ufficialità tarda ad arrivare. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il centrocampista albanese classe 2002 ha già sostenuto le visite mediche e firmato il contratto che lo legherà al club granata, ma restano in sospeso alcuni passaggi burocratici che stanno rallentando l’annuncio ufficiale.
Il problema, spiegano, riguarda la mancata trasmissione da parte dell’Inter della documentazione necessaria per formalizzare l’operazione. Un dettaglio che, se non risolto rapidamente, rischia di avere ripercussioni anche sul campo: Asllani potrebbe non essere disponibile per la prima partita di campionato, in programma proprio lunedì sera a San Siro contro la sua ex squadra.
Nonostante i ritardi, l’affare non è in discussione. L’operazione è stata chiusa sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro, una cifra ritenuta congrua dal club granata per un giocatore che ha già maturato esperienza sia in Serie A sia in Champions League.
Per Marco Baroni, nuovo tecnico del Torino, si tratta di un innesto fondamentale per il centrocampo. Asllani, cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli e poi approdato all’Inter nel 2022, porta con sé qualità di regia, visione di gioco e la capacità di alternare passaggi lunghi e corti. Caratteristiche che potrebbero renderlo subito centrale nel progetto granata.
Resta ora da capire se Asllani potrà effettivamente debuttare già contro la squadra di Cristian Chivu, che lo ha avuto a disposizione in estate durante il ritiro. La mancata registrazione in tempo utile potrebbe costringere Baroni a rinviare l’esordio ufficiale del centrocampista.
Il Torino resta in attesa di sviluppi, confidando che nelle prossime ore la situazione possa sbloccarsi. Per i tifosi granata, la speranza è quella di vedere subito in campo il nuovo acquisto, anche se la burocrazia rischia di rinviare la “partita dell’ex”.