Il Posticipo
·17 gennaio 2021
Il Posticipo
·17 gennaio 2021
Il centrocampista della Juventus, ex Barcellona, fa parte della ristretta cerchia di giocatori che hanno condiviso il campo sia con Leo Messi che con Cristiano Ronaldo. E quindi il suo parere sulla sfida infinita tra i due conta eccome. Ma scegliere...è complicato.
Il brasiliano Arthur è un privilegiato. E non solo perchè, in quanto calciatore, viene lautamente pagato per fare quello che gli piace. Ma anche perchè, nella sua stessa categoria, ha una fortuna che in pochissimi possono vantare. Il centrocampista della Juventus, ex Barcellona, fa parte della ristretta cerchia di giocatori che hanno condiviso il campo sia con Leo Messi che con Cristiano Ronaldo. Ecco perchè, durante un’intervista al canale Desimpedidos gli viene ovviamente chiesto un parere sulla domanda che ormai da oltre dieci anni divide gli appassionati di calcio: meglio l’argentino o il portoghese? Il regista bianconero spiega che scegliere…è complicato.
MESSI – E che ognuno dei due fenomeni è, a modo suo, un leader all’interno del campo ma anche fuori. Persino Messi, che spesso viene criticato per una certa mancanza di personalità. Ma Arthur, che ci ha giocato assieme due stagioni, spiega che l’impressione che si ha è totalmente sbagliata. Messi guida i compagni con l’esempio, anche se non è molto comunicativo. “Ognuno ha il suo modo di dimostrare la sua leadership. Leo lo fa attraverso i gesti, anche se da fuori non si direbbe. Molta gente pensa che non sia così, ma in campo lo dimostra quando riceve il pallone, con quella voglia di segnare e di vincere la partita. È un qualcosa a cui si fa caso”.
(Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)
RONALDO – CR7 invece è molto più…comunicativo. Basta vedere una partita della Juventus per notarlo. Ma anche fuori dal campo, il cinque volte Pallone d’Oro si fa sentire.”Cristiano è un ragazzo che si esprime di più, con le braccia o con le parole. E ovviamente anche lui quando riceve il pallone vuole sempre segnare e vincere. Nello spogliatoio è molto partecipativo, ci sono alcune persone con cui ha una grandissima affinità. Ma si trova bene con tutti, parla con tutti. Però forse è una questione di lingua. Non sono ancora così suo amico da andare a casa sua a prendere il caffè, ma abbiamo un buon rapporto”. Tutto bello ma…chi preferisce Arthur? “È difficile scegliere, in una partita uno segna cinque gol e l’altro…anche. E sono entrambi buoni leader. Ma scelgo Cristiano, perchè stiamo giocando assieme”. Meglio fare zero a zero…o quasi.