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Marco Alessandri·13 marzo 2025
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Marco Alessandri·13 marzo 2025
Il Real lo ha fatto ancora. Come a Lisbona nel 2014, come a Milano nel 2016 e come ogni volta che il derby di Madrid va in scena in Champions League.
A passare sono sono sempre i Blancos, anche quando - come ieri sera - tutto sembra far pensare che questa volta proprio non ce la possano fare. Un gol dopo 30 secondi aveva rimesso tutto in parità, in un'atmosfera da brividi creata dal caldissimo popolo Colchoneros.
Il Real ha anche avuto l'occasione di chiudere i giochi già al 70', ma il suo giocatore simbolo - e come spesso accade, il più bersagliato - ha tirato uno dei peggiori rigori che si ricordino, dando ancora più carica a uno stadio che a quel punto sembrava davvero poter esplodere. Lì sì che pareva che gli astri finalmente si fossero allineati e che questa volta l'Atlético potesse vivere da vincente una notte in cui tante volte è stato dall'altra parte, quella dei perdenti.
Proprio Vinicius al momento del cambio è stato beccato dal pubblico rivale dietro la panchina ospite, a cui ha risposto mostrando un eloquente "15" e "0" con le mani, a ricordare al Metropolitano quale sia il conto delle Champions vinte dai due club.
Poco importa se fino a quel momento la serata del numero 7 era stata ampiamente da dimenticare, alla fine a gioire non sono stati i 70 mila cuori biancorossi, ma lui.
Poi, a fine match, il brasiliano si è ripetuto, mettendo sul terreno di gioco un giaccone del Real, con stemma bene in vista: Veni, vidi, vici, la casa dell'Atlético ora è stata violata.
Quello che fa specie, nelle sconfitte in Champions dei Colchoneros per mano del Real, è che siano arrivate sempre in modo dolorosissimo. A Lisbona Sergio Ramos pareggiò a tempo scaduto, a Milano furono i rigori e ieri, di nuovo dagli undici metri, con l'assurdo caso Julián, che scivola e tocca in modo impercettibile con entrambi i piedi la palla: gol annullato e primo errore per gli Atléti. Nella storia della Champions non era mai accaduto.
Proprio riguardo il penalty dell'argentino si è espresso in conferenza Simeone, che ha chiesto a tutti i presenti di alzare la mano nel caso in cui avessero notato il doppio tocco di Julián. A farlo, in serata e sui social, è Dani Ceballos, centrocampista del Madrid che ha repostato il video del tecnico avversario, piazzandoci una emoji di una mano alzata. Non servono spiegazioni.
Proprio il Cholo, a sconfitta acquisita, è stato ripreso in mezzo al campo insieme ai suoi giocatori, a chiedere l'applauso del proprio pubblico per una squadra che ha dato tutto in campo, battendo il Real dei Galacticós, ma che ancora una volta se ne torna a casa.
Lì, sul prato del Civitas, Simeone ha provato a ridare fiducia e orgoglio alla sua squadra, ma anche e soprattutto al popolo Colchoneros. In fondo la stagione non finisce oggi, ma anzi può ancora portare una Liga in bacheca. Non è poco. Questa notte, però, brucia e lo farà per molto tempo.
📸 Angel Martinez - 2025 Getty Images