Ansia per Gascoigne, collassato a casa e ricoverato d’urgenza: le sue condizioni | OneFootball

Ore di apprensione per Paul Gascoigne, 58 anni, che venerdì sera è stato trovato in stato semi-incosciente e trasportato d’urgenza in ospedale.

Inizialmente ricoverato in terapia intensiva, l’ex fuoriclasse inglese si trova ora in un reparto medico specializzato, dove le sue condizioni sono considerate stabili. Attorno a lui si è stretto subito l’affetto di familiari e amici, che hanno voluto fargli sentire la propria vicinanza in un momento delicato. Gascoigne, tramite i suoi canali, ha voluto ringraziare tutti per il sostegno ricevuto, con un pensiero particolare agli amici di lunga data che non lo hanno lasciato solo. Steve Foster, assistente personale dell’ex centrocampista, è stato il primo a trovarlo e ad accompagnarlo in ospedale: “Paul è nel posto migliore per ricevere le cure necessarie”, ha dichiarato rassicurando i tifosi preoccupati per le sorti dell’indimenticato numero 8 della Nazionale inglese. Le prossime ore saranno decisive per il suo pieno recupero, ma dall’entourage filtra un moderato ottimismo.

Gascoigne: “Non mi arrenderò mai”

Gascoigne, oggi 56 anni, ha rivelato che attualmente vive nella stanza degli ospiti della sua agente, Katie Davies, frequentando con regolarità le riunioni degli alcolisti anonimi: “Prima quando ero ubriaco, mi sentivo felice. Oggi non lo sono più. Sono un ubriacone triste. Non esco a bere, bevo in casa. Se voglio che la giornata sia brutta, so che devo andare al pub. Se voglio che sia una bella, mi basta andare a pescare“. Nonostante oggi riesca ad avere momenti di equilibrio e lucidità, che gli consentono di tenere a freno il vizio del bere, Gascoigne non sembra farsi illusioni. “Il vero problema non è il bere, ma quello che c’è dopo. Quando poi guardo il mio telefono e trovo 30 messaggi o chiamate perse, so di essere nei guai. L’anno scorso non è stato fantastico, è trascorso ad intermittenza per un paio di mesi. Ma non mi sono mai arreso, e non lo farò mai: il momento in cui mi arrenderò, sarà quando sarò in una bara“.