Calcionews24
·22 agosto 2025
Andrea Colombo: «L’announcement renderà il Var più chiaro. Gli arbitri non parlano per questo motivo. La linea deve essere: più dialogo, meno fischi»

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·22 agosto 2025
Un fischietto e una penna, due vite che si intrecciano sul rettangolo verde. Andrea Colombo non è solo uno dei volti nuovi e più promettenti della classe arbitrale italiana, ma anche un giornalista, un professionista della comunicazione che vive il calcio da una prospettiva unica e privilegiata. La sua è una figura atipica nel panorama nostrano, un arbitro che conosce a fondo le dinamiche del gioco ma che, allo stesso tempo, possiede gli strumenti per analizzarle e raccontarle con una lucidità non comune.
Questa sua doppia anima lo rende un interlocutore prezioso, capace di andare oltre i tecnicismi del regolamento per esplorare il lato umano di una delle professioni più difficili e discusse del mondo dello sport. Con il Corriere della Sera, il 34enne arbitro della sezione di Como – definito da Paolo Casarin come «il migliore della nuova generazione», offre il punto di vista sulla sua professione dal di dentro
UNA GARA É COME UN ARTICOLO – «C’è sempre un punto chiave, uno snodo decisivo, in una partita come in un articolo. Se lo capisci, lo individui, allora lo puoi gestire. Altrimenti…».
GLI ARBITRI PARLERANNO A FINE PARTITA – «Secondo me la domanda è un’altra: oggi il pubblico è pronto a sentirsi dire dall’arbitro la frase “ho sbagliato”? Non lo so».
LA NOVTA’ DELL’ANNOUNCEMENT – «Mi piace: spiegare bene una decisione grigia la rende bianca».
IL SUO MODELLO – «Fra quelli in attività il francese Letexier, che ha pressappoco la mia età ma ha già diretto ogni tipo di partita ad altissimo livello. Un fenomeno. É il profilo perfetto dell’identikit di arbitro che richiede oggi la Uefa: non star ma atleti, giovani e normali, anche nell’atteggiamento. Lo stile deve essere: più dialogo, meno fischi».
LA LEZIONE PIU’ IMPORTANTE – «Una frase di Orsato: devi solo fischiare e correre, non è così difficile»
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