Andrea Abodi (Ministro per lo Sport): «Stiamo lavorando per la riformare la giustizia sportiva e la Legge Melandri. Sinner e il doping? Ecco cosa penso. Voglio le Olimpiadi in Italia» | OneFootball

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·31 dicembre 2024

Andrea Abodi (Ministro per lo Sport): «Stiamo lavorando per la riformare la giustizia sportiva e la Legge Melandri. Sinner e il doping? Ecco cosa penso. Voglio le Olimpiadi in Italia»

Immagine dell'articolo:Andrea Abodi (Ministro per lo Sport): «Stiamo lavorando per la riformare la giustizia sportiva e la Legge Melandri. Sinner e il doping? Ecco cosa penso. Voglio le Olimpiadi in Italia»

Abodi ha affrontato vari temi nel corso della sua intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole

Andrea Abodi è Ministro per lo Sport e i Giovani del governo Meloni. A La Gazzetta dello Sport ha rilasciato un’intervista di bilancio del 2024 e delle prospettive future, parlando di calcio e non solo.

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA – «Credo sia necessario fare tesoro dell’esperienza e rendere la giustizia sportiva più efficiente, trasparente e comprensibile, garantendo la piena terzietà di chi vigila, valuta e giudica partendo dai principidi lealtà, correttezza e probità che troppo spesso vengono trascurati, se non mortificati».


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IL PROGETTO – «Ho un’idea ben precisa di come strutturarla, ma ci sarà modo per confrontarci, rispettando l’autonomia. Molto dipenderà dalla capacità di autogoverno di Coni e Cip, ma io darò indirizzi legislativi chiari, che prevedranno il coinvolgimento di figure specializzate, sul modello di quella tributaria».

LA RIFORMA DELLA LEGGE MELANDRI – «È pronta la prima bozza. Al momento è al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per una opportuna condivisione, poi inizierà la fase di concertazione anche con i vertici del calcio e le sue componenti: conto di presentare il decreto entro il primo trimestre del 2025, forse anche prima. Terrà conto del l’evoluzione tecnologica che sta modificando l’idea stessa dei confini del mercato nazionale e riducendo la distanza tra il contenuto, il suo titolare e il suo fruitore. E poi ridefinirà la mutualità, con una rielaborazione del modello, sia orizzontale, in Serie A, che verticale, a beneficio del sistema calcistico. Mi auguro che la Lega maggiore lavori più efficacemente sul lacatena del valore, soprattutto a livello internazionale, dove servono visione, strategie e alleanze».

SINNER E LA VICENDA DOPING – «Questo caso insegna che per combattere grandi battaglie bisogna essere anche intellettualmente onesti, senza ipocrisie, entrando nel merito dei dettagli. Mi sembra paradossale vedere riconosciuta una sorta di responsabilità oggettiva dell’atleta nei confronti del suo staff. Ho preso atto che la Wada, forse sulla base di quanto accaduto a Jannik, ha deciso di rivedere le sue politiche, anche se non capisco perché farlo dal 2027. Abbiamo bisogno di un’Antidoping sempre più credibile. Non lo è stato sempre, a volte dolorosamente per qualcuno, e per ora mi fermo qui».

I LAVORI PER MILANO-CORTINA – «Diciamo che ci vuole quella positiva, lucida e ragionevole inquietudine per restare concentrati, anche sui dettagli. Non possiamo sbagliare nulla. Sono certo che andrà tutto bene, nonostante qualcuno speri il contrario, la squadra è coesa e motivata».

LE OLIMPIADI DI PARIGI POTEVANO ESSERE A ROMA – «Sì, ma sono stati fatti tanti errori da parte di molti. Aver vissuto Parigi così intensamente rende ancora più forti le mie motivazioni per contribuire a riportare in Italia le Olimpiadi estive. È un tema che guarda un tempo lontano, ma il modo migliore per iniziare questo cammino è celebrare al meglio Milano Cortina e far sì che diventi la base per una candidatura credibile e vincente, nel prossimo decennio».

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