FiorentinaUno
·3 giugno 2025
Ancora Harder: "De Gea il giocatore più umile che abbia mai conosciuto. Futuro? Vi dico..."

In partnership with
Yahoo sportsFiorentinaUno
·3 giugno 2025
Proseguono le dichiarazioni di Jonas Harder, giocatore della Fiorentina Primavera, ai microfoni di TMW.
Così il centrocampista della Fiorentina Primavera, Jonas Harder, a TMW sull'esordio in prima squadra contro il Lask:
“Dalla panchina vedevo la squadra segnare uno, due, tre, quattro gol…Naturalmente il pensiero che potessi entrare mi era venuto. Quando mi stavo scaldando non aspettavo altro che il Mister mi chiamasse. Quando mi ha richiamato non pensavo neanche che dicesse il mio nome, me lo hanno dovuto ripetere i collaboratori. Lì è stata un’emozione indescrivibile. Come ho vissuto l’ingresso in campo? L’ansia ce l’avevo più nei minuti precedenti, quando stavo aspettando in panchina. Una volta in campo ero molto tranquillo e determinato. Certo, essere entrati sul 5-0 in una partita finita 7-0 magari mi ha aiutato, però avevo la testa libera e serena”.
In prima squadra troverà alcuni ex compagni come Comuzzo e Martinelli, le hanno già parlato e dato qualche consiglio?“Con loro mi confronto spesso ma essendo già stato nel giro di convocazioni e ritiri estivi con la prima squadra so già un po’ ciò che mi aspetta. Sono abbastanza tranquillo da questo punto di vista”.
De Gea (Photo by Marco Luzzani/Getty Images via One Football)
In prima squadra c’è qualcuno con cui ha legato maggiormente? Dodo dopo la sconfitta in finale Scudetto le ha dedicato un bellissimo post su Instagram.“Lui è forse la persona con cui ho legato di più perché è un ragazzo espansivo, sempre con il sorriso e a cui è impossibile non voler bene. Lo ringrazio per le belle parole che mi ha dedicato, non me le aspettavo. Lui è uno di quelli che incita i più giovani e li mette sempre a proprio agio. Un altro che voglio citare è Rolando Mandragora, che con i giovani è una persona stupenda. De Gea? Lo prendevo sempre alla Playstation e ritrovarlo in squadra è stato incredibile. Ti chiedi cosa ci faccia lì nello spogliatoio con me. Però poi lo conosci e capisci la sua umiltà. Non esagero nel dire che David sia l’uomo più umile che abbia mai conosciuto. Forse è stata proprio questa la sua più grande forza”.
Ha già in mente cosa fare in futuro, se giocarsi le sue carte alla Fiorentina o andare in prestito per fare minutaggio?“Fare considerazioni su ciò che succederà dopo il ritiro estivo è presto. Non ne ho ancora parlato con nessuno. Rimanere alla Fiorentina sarebbe bello, non posso negarlo. Però non chiudo nessuna porta. Vedremo nei prossimi mesi”.
Comunque vada l’obiettivo è tornare in prima squadra, lei che è tifoso e fiorentino doc.“L’obiettivo è quello sì. Sarebbe un grande orgoglio. Da piccolo la Fiorentina metteva a disposizione dei suoi tesserati alcuni biglietti per le partite e io non me ne perdevo una, anche se mai avrei immaginato di giocare al Franchi un giorno. Vedevo come una cosa lontanissima giocare in prima vera, figuriamoci in prima squadra. La gioia più grande da tifoso? Devo dire il 4-2 alla Juventus, una partita bellissima dove in campo c’erano un sacco di campioni. Il mio idolo era Borja Valero, il fatto che i tifosi lo chiamassero ’Sindaco’ mi fece innamorare”.