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Mario De Zanet·26 ottobre 2018
Ancelotti e il sogno di allenare la Roma: oggi torna all'Olimpico

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Mario De Zanet·26 ottobre 2018
Riproponiamo questo pezzo scritto in occasione della sfida d’andata. Allora Ancelotti affrontò la sua squadra, oggi torna nello stadio che fu la sua casa.
Racconta spesso, Ancelotti, di quanto stia bene a Napoli. Di come viva serenamente la città, di come si senta a casa nell’ambiente partenopeo. Parole di amore totale, come quelle spese a più riprese per Roma e per la Roma: la storia di Ancelotti è stata scritta specialmente al Milan, ma prima, c’è stata la Roma. Carletto la ritroverà oggi.
Lì, Ancelotti ha vinto uno scudetto e 4 Coppa Italia. Lì è cresciuto, divenendo uomo: a Roma è arrivato 20enne e se ne è andato 8 anni più vecchio, con una fede al dito e la sua prima figlia in braccio. A quel posto, sono legati ricordi incredibili ed Ancelotti non li ha mai negati.
Corteggiamenti ve ne sono stati, come quello del 2015, quando la Roma zoppicava con Garcia e Pallotta cercò il tecnico reggiano, ma l’attuale mister del Napoli fu costretto a rifiutare perché “avevo già firmato con il Bayern”. Ed anche Ancelotti non ha mancato di strizzare l’occhio alla Lupa, come in un’intervista di 3 anni fa, quando disse: “Se tornassi in Italia l’unica squadra dove potrei andare sarebbe il Milan, forse anche la Roma.” Un ragionamento che oggi suona sinistro, ma, al tempo stesso, è comprensibile: con il tempo si cambia, e cambiano le occasioni. Ed ora Carletto siede sulla panchina del Napoli.
L’episodio più simpatico, tuttavia, di questo sogno non (ancora?) realizzato, risale al gennaio 2009, quando Spalletti sedeva sulla panchina della Roma ed Ancelotti guidava il Milan. Si giocava Roma-Milan e, alla vigilia, l’emiliano aveva rinfrescato le sue memorie romane: così Spalletti, nel saluto prepartita, abbracciò calorosamente Ancelotti e gli offrì la panchina. Un siparietto simpatico, prima di una sfida scoppiettante: nell’esordio ufficiale di Beckham in rossonero, le doppiette di Vucinic e Pato chiusero la sfida sul 2-2.
Un sogno, che presumibilmente rimarrà tale. Reali, invece, rimarranno le immagini di 7 anni bellissimi per il tecnico del Napoli.