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·3 settembre 2019

Analisi di Juventus – Napoli

Immagine dell'articolo:Analisi di Juventus – Napoli

Juventus contro Napoli alla seconda giornata prometteva spettacolo. E le attese sono state rispettate. Un 4 a 3 rocambolesco, pieno di colpi di scena, giocate pregevoli e altrettanti errori. La Serie A non poteva iniziare meglio. Ora analizziamo la partita delle due squadre.

Primo tempo

Il primo tempo è sostanzialmente un manifesto della Juventus di Sarri. Dominio del campo e del palleggio, tante occasioni create e pressing alto appena perde palla. Nonostante la prima occasione della partita sia del Napoli, con un tiro da fuori di Allan, la Juventus nel primo tempo dilaga. Il primo gol nasce da calcio d’angolo a sfavore. Un tiro respinto lancia un contropiede 3 contro 2 gestito da Douglas Costa, che si fa 50 metri palla al piede ed entrato in area appoggia per il neo subentrato Danilo, che insacca. Il Napoli non riesce a ripartire ed a saltare con qualità il primo pressing bianconero, dispendioso ma efficace nella prima frazione. Da notare il grande lavoro dei centrocampisti juventini nella fase difensiva: con la palla esterna la mezz’ala dal lato opposto si sposta in zona palla per soffocare l’uscita palla del Napoli.


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15 passaggi di fila, attacco dello spazio delle mezze ali e qualità individuali: questo è il secondo gol ad opera di Higuain. La Juventus riesce abilmente a superare il primo pressing avversario, e arriva in area dove il Pipita lascia sul posto Koulibaly e la mette nel sette. Khedira rischia addirittura il 3-0 con un tiro da fuori che sbatte sulla traversa. Sul 2-0 comunque i ritmi frenetici dei padroni di casa si abbassano, e questo è un preludio al secondo tempo.

Secondo tempo

Nel secondo tempo Ancelotti cambia subito. Fuori Ghoulam (ammonito) per Mario Rui e soprattutto fuori Insigne per Lozano. Il Napoli riesce da subito ad avere più possesso palla, mentre la Juventus si affida alle ripartenze. E da una palla recuperata nella metà campo avversaria nasce il 3 a 0. Matuidi serve in profondità Douglas Costa che crossa rasoterra e per Ronaldo è un gioco da ragazzi insaccare col sinistro. Primo gol per CR7 in stagione e altro assist per il brasiliano. Da qui la Juventus si rilassa, e il Napoli ne approfitta. Dopo due minuti arriva il 3 a 1 di Manolas su calcio piazzato. La difesa bianconera non scappa in maniera omogenea (in particolare Emre Can tiene in gioco tutti) e il greco ne approfitta. Oltre che ad un calo di tensione, è vistoso il calo fisico della squadra di Sarri, che non riesce più a pressare alta e lascia spazi da attaccare. Da un errore simile nasce il 3 a 2 del Napoli. Danilo rompe la linea difensiva lasciando spazio alle spalle attaccato perfettamente da Zielinski, che crossa in mezzo e Lozano segna. Nella situazione De Ligt non vede Lozano alle spalle ed Alex Sandro è troppo lontano per chiudere. Partita riaperta dunque, ed il Napoli adesso ci crede. La Juventus è sulle gambe dopo il grande dispendio di energie del primo tempo. Ci prova quindi con azioni individuali: Douglas Costa (uno dei migliori in campo) fa partire un missile da 25 metri, che Meret respinge sulla traversa con una gran parata. Altro calcio piazzato ed altro gol del Napoli: Callejon crossa e Di Lorenzo brucia De Ligt e segna con la coscia. 3-3 all’81’.

Ferita nell’orgoglio la Juventus ci riprova sempre con il solito Douglas Costa, che sfiora la traversa con un tiro a giro da dentro l’area. Poi quando sembra ancora una volta tutto finito, succede l’imprevedibile. Dybala conquista una punizione a centrocampo, messa in mezzo da Pjanic e Koulibaly svirgola e la mette all’incrocio. 4-3 e vittoria Juventus.

Cosa va e cosa non va

Nella Juventus ottima la prima frazione, intensa e piena di occasioni da gol. La squadra quando sta bene crea con facilità azioni offensive. Ancora da migliorare la condizione fisica, visti i cali sia contro il Parma che contro il Napoli. Anche la fase difensiva è ancora da perfezionare. La zona totale di Sarri dev’essere assimilata.

Il Napoli dimostra delle difficoltà nel difendere da squadra. Il centrocampo sembra abbastanza leggero, e Allan non ha iniziato la stagione come quel tuttocampista che riesce a calamitare ogni pallone. La fase offensiva sembra brillante, e davanti la squadra di Ancelotti ha solo l’imbarazzo della scelta. Ma 7 gol subiti in due partite sono veramente troppi.

LB

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