Milannews24
·26 giugno 2025
Allegri Milan, Ordine non ha dubbi: «Lui e Tare sono arrivati con un obiettivo preciso. Ecco quale»

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·26 giugno 2025
Il Milan sta vivendo una profonda trasformazione, e le prime mosse dirigenziali sembrano confermare un netto cambio di rotta rispetto all’era post-Maldini. È quanto emerge dall’analisi di Franco Ordine per Il Corriere dello Sport, che ha commentato le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato Giorgio Furlani e del neo direttore sportivo rossonero Igli Tare. L’arrivo di Tare, la sua presentazione informale alla stampa e l’inedito approccio comunicativo del club, segnano un ritorno alla tradizione e una maggiore attenzione al rapporto con i media, elementi che promettono di ridefinire il futuro sportivo e non solo del Milan.
La presunzione di poter fare calcio ad alto livello senza le figure classiche di un direttore sportivo, un’idea che sembrava aver preso piede nell’era successiva a Paolo Maldini, è ora definitivamente accantonata. L’arrivo di Igli Tare come DS tradizionale e l’apertura a un allenatore con grande esperienza nella gestione di club gloriosi (sebbene il testo citi Allegri in un contesto che suggerisce un’interpretazione metaforica della figura di un “allenatore con grande esperienza di gestione di club gloriosi” piuttosto che un’indicazione concreta su un suo arrivo, dato che il Milan ha scelto Fonseca), rappresentano i primi due acquisti cruciali di questa nuova fase.
Sia Tare che la figura dell’allenatore individuata sembrano essere animati da un forte desiderio di rivincita. Tare, fermo dopo l’esperienza alla Lazio per un periodo che Franco Ordine definisce “troppo lungo”, e un tecnico che si è trovato a ricostruire dopo esperienze importanti, portano con sé una motivazione extra che dovranno essere in grado di trasmettere allo spogliatoio di Milanello. Questa fame di successo e la volontà di dimostrare il proprio valore sono elementi che potrebbero rivelarsi determinanti per il percorso del Milan.
Oltre ai cambiamenti nelle figure dirigenziali, un’altra rivoluzione sta avvenendo sul fronte della comunicazione. In passato, la gestione comunicativa del Milan era stata spesso giudicata assente e poco incisiva, incapace di contrastare le narrazioni negative provenienti dai social e di gestire la delusione della tifoseria, culminata nella contestazione feroce nei confronti della proprietà RedBird di Gerry Cardinale.
La presentazione pubblica di Tare, affiancato dall’AD Furlani, ha rappresentato un chiaro segnale di questo nuovo corso. L’incontro, organizzato in modo informale ma con regole d’ingaggio precise (un embargo per tv, siti e social fino alle 23.45 per tutelare il lavoro della carta stampata), è un debutto felice per la nuova responsabile della comunicazione del Milan, Francesca Montini, con la sua esperienza maturata alla Ferrari di Maranello. Questa mossa denota una sensibilità rinnovata verso il ruolo e il lavoro della carta stampata, mettendo tutti i media sullo stesso piano ed evitando che la narrazione venga distorta da contenuti affrettati o da “maranza” dei social.
Furlani e Tare hanno risposto a ogni tipo di domanda, assumendo impegni concreti e delineando scenari futuri per il club. Le prossime settimane saranno cruciali per verificare se il Milan riuscirà a centrare tutti gli obiettivi prefissati. Un primo, importante successo, come sottolinea Ordine, è già stato raggiunto: il cambiamento è in atto e il Milan sembra intenzionato a ricostruire le basi su pilastri di tradizione, competenza e una comunicazione più attenta e strategica. Questo nuovo approccio potrebbe essere la chiave per riavvicinare la tifoseria e riportare il club ai vertici del calcio italiano ed europeo.