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·6 giugno 2025

Allegri Milan: Il ritorno a casa del condottiero, Tra scudetti e finali europee

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Allegri Milan, il livornese torna a casa dopo una carriera piena di successi: il palmares lascia tranquilli i tifosi rossoneri

Il calcio, si sa, è fatto di cicli, di addii e di ritorni. E quello che ha da poco riportato Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan è molto più di un semplice cambio di panchina: è il ritorno di un figlio prediletto, di un condottiero che ha già scritto pagine indelebili nella gloriosa storia rossonera. Un’officiale e attesissima reunion che apre un nuovo capitolo, e che ci spinge a ripercorrere la straordinaria carriera di un tecnico che, con la sua pragmatica visione e la sua intelligenza tattica, ha saputo conquistare l’Italia e sfiorare l’Europa, arricchendo un palmarès di invidiabile prestigio.

La storia di Allegri come allenatore inizia ben prima delle luci della ribalta di San Siro. Dopo una carriera da calciatore discreta, principalmente come centrocampista tra Livorno, Pescara, Cagliari e Napoli, il suo destino lo chiama in panchina. Le prime esperienze sono con le giovanili dell’Aglianese e poi in Serie C2 con lo stesso Aglianese e la SPAL. È con il Sassuolo, in Lega Pro Prima Divisione, che Allegri comincia a farsi notare. Nel 2008, guida i neroverdi alla storica promozione in Serie B, dimostrando subito la sua capacità di costruire squadre solide e vincenti, con un calcio efficace e concreto.


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Il salto nel calcio che conta arriva con la chiamata del Cagliari, nel 2008-2009. In Sardegna, Allegri si consacra come uno dei giovani tecnici più promettenti del panorama italiano. Alla guida di una squadra con mezzi limitati, riesce a ottenere risultati sorprendenti, culminati con un nono posto nella sua prima stagione, un piazzamento che gli vale il premio “Panchina d’Oro” come miglior allenatore della Serie A. A Cagliari, Allegri plasma un gruppo affiatato, capace di giocare un calcio propositivo e allo stesso tempo equilibrato, ponendo le basi per il suo futuro tra i grandi.

La consacrazione definitiva arriva nel 2010, quando il Milan lo sceglie per guidare la squadra. L’impatto di Allegri sul club rossonero è immediato e trionfale. Alla sua prima stagione, nel 2010-2011, guida il Milan alla conquista del suo diciottesimo Scudetto, un titolo che mancava da sette anni. Quella squadra, un mix di campioni esperti come Ibrahimović, Pirlo, Gattuso, Seedorf, e giovani talenti, trova in Allegri l’equilibrio tattico e la motivazione per dominare il campionato. L’anno successivo, il Milan sfiora il bis, arrivando secondo dietro la Juventus, e si aggiudica la Supercoppa Italiana battendo l’Inter a Pechino. La sua prima esperienza al Milan, terminata nel gennaio 2014, è un periodo di successi e di transizione, dove Allegri dimostra grande adattabilità, sapendo gestire un parco giocatori stellare e poi una fase di ridimensionamento, mantenendo comunque la squadra competitiva.

La seconda tappa fondamentale della sua carriera è alla Juventus. Arrivato nell’estate del 2014 tra lo scetticismo di parte della tifoseria, il tecnico livornese compie un’impresa storica. Non solo vince lo Scudetto al suo primo anno, ma inaugura un ciclo di dominio incontrastato. Con la Juventus, Allegri conquista cinque Scudetti consecutivi (dal 2015 al 2019), quattro Coppe Italia di fila (dal 2015 al 2018) e due Supercoppe Italiane (2015, 2018). Un totale di ben undici trofei nazionali che lo proiettano tra gli allenatori più vincenti della storia bianconera e del calcio italiano. Ma non è tutto: Allegri guida la Juventus a due finali di UEFA Champions League, nel 2015 e nel 2017, sfiorando la vittoria contro le corazzate Barcellona e Real Madrid. Queste finali europee, seppur perse, dimostrano la sua capacità di portare una squadra italiana ai vertici del calcio continentale, con un calcio solido, organizzato e capace di esaltare i singoli talenti. La sua prima parentesi juventina si chiude nel 2019, dopo aver dominato il campionato e aver lasciato un’eredità di successi ineguagliata.

Dopo un periodo di pausa, Allegri è tornato alla Juventus per una seconda parentesi nel 2021. Questa esperienza, durata tre stagioni fino alla conclusione del 2024-2025, è stata più travagliata. Sebbene abbia conquistato un’altra Coppa Italia nella stagione 2023-2024, le prestazioni in campionato e in Champions League non hanno raggiunto i livelli del suo primo ciclo, portando a una risoluzione consensuale del contratto.

E ora, il cerchio si chiude. Massimiliano Allegri, dopo un periodo di riflessione e forse di attesa, è ufficialmente tornato sulla panchina del Milan. Questo ritorno a “casa” non è solo un atto romantico, ma anche una scelta strategica di un club che cerca stabilità, esperienza e, soprattutto, la mentalità vincente che Allegri ha sempre dimostrato di possedere. Il suo passato al Milan, culminato con uno Scudetto, è un biglietto da visita che la dirigenza rossonera ha riconosciuto come garanzia di successo. Le aspettative sono alte, ma Allegri è abituato alla pressione e alle sfide. Il suo pragmatismo, la capacità di adattare il modulo ai giocatori a disposizione e la sua gestione calma, ma ferma, dello spogliatoio saranno armi fondamentali per riportare il Milan ai vertici.

Il Palmarès di Massimiliano Allegri:

  • Scudetti: 6 (1 con Milan nel 2010-2011; 5 con Juventus dal 2014-2015 al 2018-2019)
  • Coppe Italia: 5 (4 con Juventus dal 2014-2015 al 2017-2018; 1 con Juventus nel 2023-2024)
  • Supercoppe Italiane: 3 (1 con Milan nel 2011; 2 con Juventus nel 2015 e 2018)
  • Promozione in Serie B: 1 (con Sassuolo nel 2007-2008)
  • Finali di UEFA Champions League: 2 (con Juventus nel 2015 e 2017)

La filosofia di Allegri è sempre stata improntata al pragmatismo: “vincere è l’unica cosa che conta”. Non è un esteta del bel gioco fine a se stesso, ma un allenatore che sa leggere le partite, adattarsi all’avversario e tirare fuori il massimo dai suoi calciatori, spesso anche in situazioni complesse. La sua gestione dei momenti chiave, la sua capacità di motivare il gruppo e di creare un’alchimia vincente, sono tra le sue doti più apprezzate. Con Massimiliano Allegri nuovamente al timone, il Milan si affida a un comandante esperto, che ha dimostrato di sapere come si vince. Le sfide future sono immense, ma la storia insegna che il “Condottiero” è pronto a scrivere un nuovo glorioso capitolo nella sua già eccezionale carriera.

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