All Asian Football
·6 giugno 2020
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·6 giugno 2020
In questo nuovo episodio del nostro podcast andremo a parlare del fenomeno del Football Trafficking, una piaga che ogni anno vede lo spostamento di 15.000 calciatori minorenni dai loro paesi verso l’estero, per poi essere vittima di frodi.
Il modus operandi di questa vera e propria tratta e mercificazione dell’individuo si compone generalmente in questo modo: il giovane calciatore viene adescato da un agente che gli propone un provino con un club professionistico all’estero previo pagamento di una cifra che si aggira dai 3 ai 5mila euro. Una volta arrivato nel paese di destinazione, il giovane calciatore si vede privare dei propri documenti dall’agente. A quel punto il provino può aver luogo, e se le cose vanno per il verso giusto, il ragazzo può firmare un contratto. Ma questa è la migliore delle ipotesi che spesso e volentieri non si realizza. Può accadere che il provino non abbia luogo e che dunque il ragazzo sia poi abbandonato a se stesso senza soldi ne documenti, oppure, nel peggiore degli scenari, il provino non ha affatto luogo.
Negli ultimi anni il fenomeno del football Trafficking ha visto coinvolti anche alcuni paesi del sudest asiatico, fra cui Cambogia e Laos, mentre sono stati registrati anche casi in Asia Centrale, in particolar modo in Tajikistan e Kirghizistan.
Per capire meglio questo fenomeno abbiamo intervistato Daniele Canepa, scrittore e giornalista freelance, collaboratore di Mission89, una ONG che si occupa del monitoraggio del fenomeno di Football Trafficking e della sensibilizzazione nelle scuole.
Potete ascoltare questa puntata del nostro podcast sui nostri canali Youtube, Mixcloud e Spreaker
Per approfondire le vicende di cui parliamo, vi lasciamo i link degli articoli citati nel podcast