Il Posticipo
·22 dicembre 2020
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Tottenham sedotto e abbandonato, visto l'addio di una delle sue calciatrici più dotate tecnicamente e più popolari a livello globale. Sì, Alex Morgan torna negli Stati Uniti dopo appena cinque partite con la maglia degli Spurs. E lo fa per preparare le Olimpiadi.
Pochi mesi, pochi minuti in campo. Ci sono diversi motivi per cui l’esperienza di un calciatore o una calciatrice in un club possa durare meno di quanto si sperasse. Specie se l’atleta in questione è all’apice della celebrità e dell’ammirazione pubblica. Il Tottenham potrebbe sentirsi sedotto e abbandonato, visto l’addio di una delle sue calciatrici più dotate tecnicamente e più popolari a livello globale. Sì, Alex Morgan torna negli Stati Uniti dopo appena cinque partite con la maglia degli Spurs. E lo fa per preparare le Olimpiadi.
L’ASSENZA E L’ADDIO – Nella giornata di lunedì, il Tottenham ha ufficializzato l’addio della campionessa del Mondo. La centrocampista e talvolta attaccante della nazionale femminile degli Stati Uniti era arrivata da poco a Londra. La trentunenne Alex Morgan, atterrata a settembre nella capitale inglese, voleva rimettersi in forma dopo una pausa forzata di 444 giorni. Inizialmente, il suo congedo dal calcio era imputabile a un infortunio; i mesi successivi, però, è rimasta lontana dai campi in quanto era rimasta incinta. L’ex vincitrice del Triplete con il Lione dovrebbe tornare all’Orlando Pride dopo Natale. As spiega ora i motivi dell’addio all’Europa da parte della campionessa americana.
(Photo by Alex Davidson/Getty Images)
OLIMPIADI – Bisogna partire da un assunto: Morgan ha 31 anni. Insomma, non che la sua carriera stia volgendo al termine ma non può nemmeno essere considerata una ragazzina. E se il calcio maschile statunitense è considerato a un livello più basso rispetto a quello europeo, per quanto riguarda quello femminile, il discorso è quasi opposto. Alex Morgan vuole, infatti tornare in patria dopo essersi rimessa in forma grazie al Tottenham per conquistarsi un posto alle Olimpiadi di Tokyo. E va detto che, data la gravidanza, può gioire del fatto che i giochi di antichissima tradizione siano stati rimandati di un anno vista la pandemia di Covid-19. Certo, nessuno può gioirne davvero, vista la causa del ritardo, ma lei può sicuramente beneficiare dell’opportunità di guidare la nazionale USA di calcio a bissare il successo ottenuto al mondiale. E almeno al Tottenham potranno dire di aver avuto in rosa, anche se solo per cinque partite (con due gol all’attivo), una delle migliori calciatrici del mondo…