Lega B
·15 febbraio 2024
In partnership with
Yahoo sportsLega B
·15 febbraio 2024
Per un difensore come Alessandro Marcandalli che proprio a fine febbraio compirà 22 anni, e che si è affacciato alla Serie BKT per la prima volta con un ruolo da titolare e assoluto protagonista, avere a disposizione la guida tecnica di uno dei migliori difensori della scuola italiana, come Alessandro Nesta, è più che un’occasione di crescita.
Non sorprendono le parole dello stesso Marcandalli, cresciuto in parte nel Genoa, che dice di seguire ogni giorno nel dettaglio le parole e i suggerimenti di mister Nesta.
Dopo 24 giornate di campionato è arrivato anche il primo goal tra i professionisti per il numero 27 della Reggiana, contro la Cremonese, non la più semplice tra le avversarie. Un gol di classe e potenza allo stesso tempo. Uno stacco di testa propiziato dal calcio d’angolo battuto da Melegoni. Una rete che ad oggi rappresenta solo una piccola parte dell’ottima prima stagione in cadetteria.
Marcandalli è un difensore centrale solido e roccioso, dotato di grande senso dell’anticipo, di costanza e “cattiveria” nella marcatura ma anche molto veloce ed abile nelle progressioni. Non a caso per sua stessa ammissione ha un modello a cui si ispira da sempre, Toni Rudiger il difensore del Real Madrid e della Nazionale tedesca.
E non sono un caso i numeri e le prestazioni che derivano da tutto questo. Ad oggi il difensore di Bergamo in Serie BKT ha disputato 22 partite su 24, per un totale di 1183 minuti.
Il difensore non è uno che evita il duello singolo, nel corso della stagione ne ha collezionati 173 in totale 7,8 a partita, tantissimi, con una percentuale di duelli vinti del 63% (110). Non meno positivo il dato sui contrasti, 32 totali di cui 21 vinti il 65%.
Ma Marcandalli, come il suo mentore Alessandro Nesta, fa del tocco di palla pulito e dell’eleganza un elemento decisivo. Il suo ruolo centrale nella circolazione del pallone e eventualmente anche nella ripartenza dal basso, si evince dal dato nei passaggi. Il centrale della Reggiana ne ha fatti 1019 (46 a partita), un numero elevato raggiunto senza sacrificare la precisione del fondamentale che si attesta all’88%. Grinta da difensore, piedi da centrocampista.
Tutte caratteristiche sviluppate nel corso “dell’addestramento” passato dal fiorente settore giovanile dell’Atalanta, percorso condiviso in passato dall’attuale compagno di squadra Melegoni. Oltre poi ad aver collezionato esperienze con Giana Erminio e Pontedera e soprattutto attraverso quella con il Genoa Primavera sotto la sapiente guida di Luca Chiappino.
Furono proprio le ottime prestazioni con il Pontedera invece, a convincere il Genoa alla chiusura anticipata dal prestito per mettere il ragazzo di nuovo a disposizione di mister Gilardino. Ora la Reggiana, un’ottima stagione da chiudere con l’obiettivo prefissato.