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·16 luglio 2025

Alcione, Gallazzi: «Nuovo stadio a due passi da San Siro. Lavori dal 2026»

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Tra stadio di proprietà e valorizzazione dei giovani, il patron dell’Alcione Giulio Gallazzi ha dato il via alla nuova stagione del club milanese, che punta in alto per i prossimi anni. «Sarà un anno di grandi sfide in cui vogliamo alzare l’asticella. Per noi mister Cusatis è più di un allenatore: ha preso l’Alcione in D e lo ha portato fra i professionisti», le parole di Gallazzi nella conferenza stampa di presentazione della stagione 2025/26, riportate da Il Giorno.

Nel dettaglio, c’è un obiettivo che verrà ufficializzato a brevissima scadenza e che sta a cuore del numero uno della terza squadra di Milano: «Il progetto dello stadio di proprietà è avviato da tempo, sorgerà ad un tiro di schioppo da San Siro. Gli accordi sono già definiti con il comune dell’hinterland che ci “ospiterà”, la settimana prossima dovrebbe arrivare il comunicato».


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«Quando metteranno mano a San Siro il nostro gioiellino sarà il primo stadio di Milano. Sicuramente ci spingerà verso altri obiettivi, ovvero tentare in tre anni il salto nella serie superiore. Ecco, queste sono le ragioni per cui ci aspetta anno importante…». Sull’impianto di proprietà, Gallazzi ha spiegato che «è stato un iter complesso, approfondendo lo strumento della partnership pubblico-privato. Abbiamo studiato varie formule e cercato delle opportunità nella cintura di Milano. Quando ho provato a fare qualcosa nel capoluogo, informandomi sul centro sportivo Carraro al Gratosoglio, sono nati immediatamente i comitati di quartiere per protestare».

«Un po’ come era accaduto nel 2024 per l’ipotesi arena Civica, anche se in quel caso ci furono ragioni di “ordine pubblico”. Comunque per fortuna è nato un diverso progetto di studio con un’altra amministrazione comunale che ci ha accolto a braccia aperte. Speriamo fra febbraio e marzo del 2026 di cominciare i lavori, perché vorremmo finire il campionato in casa nostra. Nel frattempo giocheremo sul campo della Pro Sesto che ringrazio per l’ospitalità», ha aggiunto.

Capitolo a parte meritano le voci sul possibile interesse di nuovi soci per l’Alcione, visto che autorevoli fonti finanziarie hanno accostato RedBull agli Orange: «Ammetto che l’Alcione attira l’attenzione di importanti realtà, anche perché Milano ha una grande tradizione. Le chiacchierate sono state tante, persino con una famiglia italo-statunitense proprietaria di un club di football americano. Ma a tutti ho risposto alla stessa maniera: non voglio vendere l’Alcione, ora pensiamo allo stadio proprietà ed eventualmente dopo la promozione in B si potrebbe discutere. Ma ad oggi siamo aperti solo a nuovi soci per quote di minoranza».

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