🚨 Agnelli a FT: "Il progetto Superlega non è fallito. Al calcio serve..." | OneFootball

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Giulia Polidoro·3 marzo 2022

🚨 Agnelli a FT: "Il progetto Superlega non è fallito. Al calcio serve..."

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“Necessità di cambiamento” è questo il mantra di Agnelli nel suo intervento al FT Business of Football Summit.

Il Presidente della Juventus è tornato sugli eventi dell’anno scorso, ribadendo il bisogno di una profonda riforma del sistema calcio europeo.


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Ad aprire il suo discorso è stato un riferimento a Tebas, colpevole di aver definito i club della Super League “più bugiardi di Putin”.

Non accetterò domande su Tebas, le sue dichiarazioni parlano da sé.

Il Presidente della Juventus ha poi illustrato il suo punto di vista sul progetto approvato nell’aprile 2021 e naufragato dopo pochi giorni.

“La Super League non è fallita. È una proposta di riforma come ce ne sono state tante negli ultimi 25 anni. L’anno scorso 12 club, non una o due persone, hanno affermato una richiesta di cambiamento perché è emersa la consapevolezza di far parte di un sistema non sostenibile. Questo accordo è ancora vincolante per 11 delle 12 squadre.

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Ognuno dovrebbe essere in grado di proporre un progetto -in questo caso una competizione- e chiunque dovrebbe poter avere il diritto di scegliere se aderire o no a questo progetto, senza che gli venga imposto di rifiutare”.

Nonostante Agnelli non si soffermi sull’esistenza di una Superlega 2.0, però, è chiaro il suo approccio nei confronti della Uefa.

“Superlega 2.0? Ne parlate più voi giornalisti che noi. Secondo me, però, trovare un compromesso non è più un’opzione. C’è bisogno di una forte riforma che renda il calcio sostenibile”.

Alla fine, arriva anche la stoccata a Ceferin. Come affermato dal Presidente della Juventus, infatti, poco prima del caos Superlega, aveva già espresso la volontà di esplorare nuovi progetti al Board della Uefa.

“Un mese prima che scoppiasse il caso Super League, ho chiaramente dichiarato alla Uefa che stavo studiando progetti alternativi al di fuori di quelli attuali”.

L’ultima frase è un riferimento al futuro.

“Se vedo la Juve giocare in Champions a cinque anni da oggi? È una domanda a trabocchetto. La vedo giocare nella più importante competizione europea”.