Calcio In Pillole
·7 aprile 2022
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Sono rare, per il Milan, le cadute in campo europeo. Una squadra che, nel Dna, ha la dimensione continentale quasi più di quella nazionale. Lo raccontano le sette Champions League in bacheca, ma anche le partite epiche giocate in giro per l’Europa. Dove il Milan non ha tremato mai di fronte a nessuno. Sarà forse per questo, per un eccesso di fiducia mal riposta, che il 7 aprile del 2004 la caduta è stata tanto fragorosa. Di scena, il ritorno dei quarti di finale di Champions League. Di fronte, il Deportivo La Coruña, che dopo la Liga vinta nel 2000 è una presenza costante nelle fasi finali della coppa dalle grandi orecchie.
Non un avversario irresistibile, sia per blasone che per la rosa. Eppure capace, nel turno precedente, di far fuori la Juventus, battuta sia all’andata che al ritorno con il risultato di 1-0. Il Milan, invece, veniva dal doppio confronto contro lo Sparta Praga, superato 4-1 al ritorno dopo lo 0-0 dell’andata. I rossoneri di Carlo Ancelotti, campioni d’Europa in carica, hanno tutta l’intenzione di provare il bis, impresa mai riuscita dalla nascita della Champions League. Le cose, nella gara d’andata, si mettono benissimo: dopo la rete, illusoria, di Pandiani, i rossoneri passeggiano sul Deportivo La Coruña con le reti di Shevchenko, Kakà – che segna una doppietta – e Pirlo. Risultato finale: 4-1, e semifinale in ghiaccio.
Anzi, no. Perché il 7 aprile, in un Riazor stracolmo, i galiziani giocano la partita più incredibile di sempre. Non avendo nulla, ma proprio nulla, da perdere, si riversano in avanti sin dai primi minuti, e al 5′ sono già avanti, ancora con Walter Pandiani. Il Depor continua a macinare gioco, il Milan è visibilmente frastornato e sorpreso da tanta tenacia. Che, al 35′, dopo aver colpito anche un incrocio dei pali, si materializza nel gol del 2-0, firmato da Valeron. Poco prima dell’intervallo, in un Riazor diventato una bolgia, arriva anche la rete del 3-0: la segna Luque, la qualificazione, adesso, è in mano al Depor.
Ci sono ancora 45 minuti, e il Milan, in campo e in panchina, vanta qualità e soluzioni. Una rete, pensano tutti, prima o poi i rossoneri la segneranno. E invece, il Deportivo La Coruña resiste agli attacchi rossoneri, e riparte sempre pericolosamente, finendo, al 76′, per trovare con Fran la rete del definitivo 4-0. La partita finisce lì, perché il Milan non ha la capacità di reagire, e i tifosi galiziani si riveleranno decisivi per una delle rimonte più incredibili della storia del calcio. Rimasta, per tanti anni, un vero e proprio incubo per i giocatori di quel Milan.