Calcio e Finanza
·5 maggio 2025
Abodi: «Squalifica Inzaghi-Calhanoglu? Su certi temi servirebbe atteggiamento più fermo»

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·5 maggio 2025
“La squalifica Inzaghi-Calhanoglu? Vorrei limitarmi al rispetto che devo agli organi di giustizia. Rispetto a certi temi sarei dell’idea che bisognerebbe avere un atteggiamento più fermo e meno conciliante, anche se nulla è stato fatto al di fuori delle norme. Ci sono valutazioni che riguardano l’opportunità tenendo conto della gravità del tema”. Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, a margine degli Stati Generali dello Sport, organizzati dal Dipartimento Sport di Forza Italia, parla del turno di squalifica inflitto al tecnico e al centrocampista dell’Inter.
“Secondo me c’è un doppio livello. Il primo è il fattore educativo, che deve essere sempre presente, e l’altro deve essere la distinzione netta tra tifoso e criminale: chi si macchia di certi gesti fino a togliere la vita a un’altra persona deve essere punito e perseguito. I comportamenti di chi vive nel mondo dello sport devono essere accompagnati da una parola chiave che è rispetto: qui siamo arrivati alla negazione della vita, siamo molto oltre”, ha poi aggiunto commentando lo scontro a Bergamo nella notte tra sabato e domenica, che hanno portato all’uccisione di un tifoso dell’Atalanta.
“Bisogna continuare l’attività delle forze dell’ordine per perseguire quelle frange di criminalità che si inseriscono nel calcio, vestendo maglie che non hanno il diritto di vestire – ha proseguito Abodi -. Dobbiamo fare in modo che nessun rapporto, proprio o improprio, venga intrattenuto da tesserati con frange criminali che usano la curva, che deve continuare ad essere un luogo di tifo spensierato. Mi auguro che si affronti questo argomento senza patteggiamenti come concetto, non solo tecnico, perché non si generino equivoci e non diventi una partita tra colori delle maglie. Ci sono princìpi che hanno una sola maglia: su questo tema dobbiamo vestirne solo una, quella della legalità e del rispetto della persona”.
Anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha condannato fermamente quanto accaduto: “L’altro ieri sera un tifoso dell’Atalanta è stato ucciso a coltellate da un tifoso dell’Inter: questi non sono tifosi, perché uno che ammazza un altro per una squadra… uno è la vittima, l’altro è un delinquente”.