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Redazione·15 febbraio 2019
✍️A quale giocatore assomiglia Zaniolo? L'opinione di Onefootball

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Redazione·15 febbraio 2019
Martedì sera, prima di Roma-Porto, Fabio Capello e Paolo Condò hanno discusso di un possibile paragone tra Paul Pogba e Nicoló Zaniolo.
Un confronto azzardato ma che rispecchia al meglio l’enorme talento del trequartista giallorosso, un giocatore già in grado di fare la differenza.
L’idea di avvicinarlo ad un campione affermato ci ha stuzzicato e allora anche noi di Onefootball abbiamo deciso di offrire il nostro paragone.
Non sarò certo io a contraddire un mostro sacro del calcio mondiale come Fabio Capello, anche perché mi trovo d’accordo con l’ex tecnico: fisicamente e tecnicamente Zaniolo ricorda un Pogba un po’ acerbo, di qualche anno fa.
Zaniolo come il francese rappresenta il prototipo del centrocampista moderno, abile con i piedi ma anche capace di una fisicità e atleticità fuori dal comune.
Prima di tutto, perchè ha fiducia nei suoi mezzi nonostante l’età: è il terzo giocatore della Roma per conclusioni tentate ogni novanta minuti (2,9); come il francese Zaniolo non disdegna di cercare la porta. Inoltre, nella rosa di Di Francesco è il calciatore che tenta più dribbling (4,4) e a cui ne riescono di più (2,5) ogni novanta minuti
Abbina a questa propensione offensiva una fisicità fuori dal comune per un ragazzo che non è un marcantonio: nonostante questo in interdizione è molto prezioso: è il primo tra i giallorossi per contrasti vinti, ben 2,7 per partita.
Certo, deve ancora migliorare quest’ultima caratteristica per limare la sua irruenza: Zaniolo è il nono giocatore più falloso del campionato – 2,5 calci di punizione causati ogni novanta minuti.
E proprio come il francese ex Juventus, dovrà fare molto per limitare la sua irruenza e la sua predisposizione al tackle: gli aspetta tanto lavoro psicologico, ma è sulla buona strada. E chissà che oltre alle caratteristiche, visto l’interesse di Paratici – trapelato nei suoi ‘pizzini’ – non finirà per condividere anche la maglia bianconera…
A me ricorda molto Kakà ma con molta più grinta. Come il brasiliano, Zaniolo sfrutta il suo fisico per difendere palla e creare lo spazio necessario per liberarsi del suo marcatore. Inoltre appena si gira punta la porta palla al piede con una progressione che non lascia scampo agli avversari.
Probabilmente è il primo prototipo di trequartista internazionale che il calcio italiano abbia mai prodotto, un giocatore letale in fase offensiva (3 tocchi a partita in area di rigore), perfetto per creare superiorità numerica (quasi 6 dribbling riusciti a partita) e in grado di offrire un grande contributo difensivo (2 passaggi intercettati e e 5 palle a partite recuperate nella metà campo offensiva).
Lo dico? Va bene, lo dico. A me Zaniolo ricorda il Re di Roma: Francesco Totti. I numeri ci dicono che la stagione di Zaniolo può essere paragonata alla terza di Totti, quella in cui Roma si accorse davvero di avere in casa il campione del futuro.
Ovviamente Zaniolo non sarà mai Totti, perché di Totti non ce ne saranno più. Per quello che é stato, per quello che ha rappresentato, ma il giovane ex Inter ha tutte le potenzialità per diventare un grande giocatore. Inoltre, come Totti guarda caso, può fare più ruoli. Può giocare in mezzo al campo, sulla trequarti ma anche sulla fascia come ha dimostrato nella partita contro il Porto
Il piede sinistro aiuta nel paragone, ma rivedo David Silva in Nicolò Zaniolo: in particolare, il David Silva di Guardiola. Indipendentemente dalle dote puramente tecnici, stupiscono le qualità tattiche, la personalità e la maturità del gioco del romanista.
Il suo essere intelligente emerge ulteriormente per la sua giovane età, ma credo sia la caratteristica principale anche in ottica futura. Certo, Zaniolo ha un passo più lungo dello spagnolo, ma credo si possa imporre proprio assecondando quell’identikit di giocatore, perfezionandola ancora attraverso il suo impatto fisico.