
Zerocinquantuno
·13 aprile 2025
A Bergamo il Bologna non ingrana mai: Ndoye il solo a provarci davvero, Lucumí svagato, flop di Dallinga, Fabbian e Orsolini

In partnership with
Yahoo sportsZerocinquantuno
·13 aprile 2025
I voti ai protagonisti di Atalanta-Bologna 2-0.
Ravaglia 5,5 – Sul primo gol Retegui è un fulmine, ma quello è proprio il suo palo. E per tutta la gara si prende delle licenze da brividi nel gioco coi piedi.
De Silvestri 5,5 – Il problema non sono le sporadiche fiammate di Lookman dalla sua parte, dato che il nigeriano è vivace ma non fa sfaceli, quanto la fase offensiva pressoché azzerata: l’assenza di due frecce come Calabria e in parte Holm si è sentita soprattutto lì. Beukema 5 – Lascia sguarnita l’area sul 2-0 di Pasalic. Poi fa il possibile per garantire stabilità mentre i suoi compagni di reparto cambiano come trottole, ma precisione e lucidità non sono le solite. Lucumí 4 – Nei due gol Retegui lo sovrasta per cattiveria, fisicità e astuzia. Panchinato all’intervallo, chissà che una delle prestazioni peggiori dell’anno non gli ricordi che il campo parlerà sempre molto più forte di quanto possa mai fare un procuratore. Miranda 5,5 – Perde palesemente il duello con Bellanova una sola volta, ma è decisiva. A differenza di De Silvestri accompagna spesso e bene l’azione, mettendo in mezzo palloni pericolosi che però non diventano assist.
Freuler 5,5 – Non pensa in negativo e non segue l’inserimento di Pasalic: un errore pesante, specie per uno forte e prezioso come lui, che gli costa la sufficienza. Pobega 5,5 – Mette spesso la gamba per ostacolare la manovra avversaria, ma il suo contributo sta un po’ tutto lì e contro una squadra come l’Atalanta servirebbe di più.
Orsolini 5 – Rimproverato da Italiano: poco presente in fase difensiva, spesso in fuorigioco, mai veramente in partita se si eccettuano un paio di spunti a ridosso dell’intervallo: una di quelle prestazioni che si sperava essersi lasciato per sempre alle spalle. Fabbian 5 – Sulla trequarti fatica, allora si abbassa tanto per legare il gioco ma non ha il passo che servirebbe per risalire il campo. Divorato dagli avversari, lascia il posto a Dominguez dopo appena un tempo. Ndoye 6,5 – L’unico a suonare la carica: svaria, cerca di mandare in porta i compagni, fa ammonire due avversari e centra un palo che grida vendetta. Nella ripresa gioca quasi come punta aggiuntiva e si fa apprezzare per un paio di sponde, ma oggi sembra predicare nel deserto.
Dallinga 5 – Mentre nell’altra metà campo Retegui calamita ogni pallone, l’olandese viene soffocato dalla marcatura avversaria e ne tiene ben pochi, rendendo ancora più complicata la già farraginosa manovra rossoblù.
Cambiaghi (1′ st) 5,5 – L’ingresso più sciapo fra i tre avvenuti nell’intervallo, perché oltre ad essere poco produttivo sbaglia anche tanto e manca l’occasione di insidiare con più credibilità la titolarità di Orsolini. Casale (1′ st) 6 – Gioca una mezzora anche positiva, dando sicuramente più stabilità di Lucumí e sfiorando pure il gol, ma è uno di quei giorni in cui piove sul bagnato e per una botta alla spalla è costretto ad abbandonare il campo. Dominguez (1′ st) 6 – La sua imprevedibilità, unita a capacità tecniche non comuni, è un sasso nello stagno: di fatto non produce nulla, ma almeno smuove un po’ le acque. Holm (25′ st) s.v. – La speranza è che i 20 minuti odierni diventino 90 tra una settimana contro l’Inter. Erlic (31′ st) s.v. – Torna ad assaggiare il campo e si segnala per un paio di interventi ruvidi.
Italiano 5,5 – Deve giocare una sfida importantissima senza almeno cinque titolari. Schiera un undici che nel primo tempo non lo soddisfa, così nell’intervallo interviene prontamente ma oggi il Bologna proprio non gira. Era una partita tutt’altro che semplice e adesso non è tutto perduto, ma in ottica Champions questa sconfitta fa piuttosto male.
Arbitro Mariani e assistenti 6 – La posta in palio è alta e il direttore di Aprilia, pur con qualche fischio non del tutto condivisibile, gestisce la gara senza che si faccia mai nervosa.
Fabio Cassanelli