BundesItalia
·1 novembre 2019
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·1 novembre 2019
Cosa c’è dietro un urlo? Sono tante le occasioni della vita nelle quali un uomo da sfogo alla propria voce: per paura, per dolore, per gioia. Per sentirsi vivi, o per rivendicare il proprio orgoglio: è questo il caso di Rouwen Hennings, centravanti di tecnica e foga in forza al Fortuna Düsseldorf.
Nonostante la stagione negativa per i suoi, che in avvio di Bundesliga hanno accumulato 7 punti in 9 partite e lottano per uscire dal pantano delle squadre a rischio retrocessione, Hennings ha brillato, eccome, in questi primi tre mesi di stagione. Tutti e cinque i suoi gol stagionali in campionato hanno portato il Fortuna sull’1-0 ma, quasi come in preda ad un sortilegio, solo due volte (all’esordio contro il Werder Brema e all’ottava giornata contro il Mainz) i ragazzi di Friedhelm Funkel hanno evitato la sconfitta. In totale, sono già quattro le partite in cui il Düsseldorf non raccoglie punti dopo aver sbloccato per primo il punteggio. Eppure, Hennings continua a segnare e ad urlare, in maniera animalesca, dopo ogni rete. Per sfogare la tensione, per esprimere la gioia, ma soprattutto per mettere bene in chiaro che lui, dalla massima serie, non vuole andarsene.
Non è difficile da credere. A 32 anni, Rouwen Hennings può contare poco più di 50 presenze in Bundesliga, a fronte delle 208 accumulate in Zweite Liga, che considerate assieme al centinaio tra Dritte e Regionalliga lo rendono un vero pellegrino del calcio. La sua storia, difatti, è costellata di trasferimenti: dalla promettente carriera giovanile con l’Amburgo, che lo preleva a soli 14 anni, inizia il suo personalissimo tour di Germania.
Prova a spiccare il volo in seconda serie con l’Osnabrück, senza troppo successo, prima di passare addirittura al St.Pauli. Con “gli altri” di Amburgo arrivano le prime presenze in Bundesliga, nella stagione 2010/11, per la precisione 16, con un solo gol segnato. I Kiezkicker retrocedono, e lui perde la fiducia di tutti finendo addirittura in seconda squadra. La risalita passa inevitabilmente dalla Dritte, di nuovo con Osnabrück, in prestito, prima di trovare finalmente continuità con il Karlsruher: acquistato per 50mila euro, siglerà 37 gol e 24 assist in 3 stagioni, perdendo ai play-out con l’Amburgo l’occasione di approdare in Bundes. Dopo una stagione ai margini, si concede anche l’esperienza estera, ma il Burnley lo rispedisce in patria dopo una sola stagione, non confermando il prestito. Quando sembrava destinato ad una carriera di provincia, ecco la svolta decisiva: scavallati i trent’anni, Hennings diventa un perno decisivo del Fortuna, mantenendo il posto anche dopo l’approdo nella massima serie del 2018.
Ora, è chiaro a tutti che Hennings non diventerà mai una stella assoluta del calcio tedesco, ma è altrettanto chiaro che fino ad ora in questa stagione (in cui segna più di un gol ogni due presenze) stia mettendo in mostra le sue qualità: pur non eccellendo in nessun fondamentale, il nativo di Bad Oldesloe riesce ad essere efficace in quasi tutte le situazioni. La capacità di calciare di destro e di sinistro, da fuori area così come in uno contro uno davanti al portiere, lo rendono potenzialmente pericoloso sia contro la difesa schierata che in ripartenza. La velocità e il fisico non sono eccellenti, ma l’esperienza maturata gli permette di arrivare spesso prima del difensore per fare sponda o deviare un cross in zona pericolosa. Aggiungeteci il ruolo da rigorista, e capirete perché Funkel non gli abbia risparmiato nessuna partita in questa Bundesliga, escludendolo dai titolari solo in occasione della trasferta di Mönchengladbach.
Per ora, il Fortuna Düsseldorf fa parte del gruppone di quattro squadre a sette punti, alla pari con Augsburg, Union Berlino e Colonia, appena tre lunghezze sopra il Paderborn ultimo. La conquista della terza stagione consecutiva tra le grandi del calcio tedesco sarebbe sicuramente un risultato estremamente positivo, e per raggiungerlo sarà probabilmente necessario passare dalle urla di Rouwen Hennings, a partire dalla sfida di domenica contro il Colonia, uno scontro salvezza in cui i suoi goal saranno determinanti. E, come sperano i Flingeraner, non solo per sbloccare una partita.