Calcionews24
·16 Juni 2025
Vlasic, l’uomo dai mille volti per il nuovo Torino di Baroni: trequartista, ala o seconda punta? Il tecnico studia il rebus per valorizzare il suo jolly

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·16 Juni 2025
Un attore versatile, pronto a interpretare ogni personaggio che il copione richiede. La Gazzetta dello Sport definisce così uno dei gioielli di casa granata. Il talento di Nikola Vlašić è da sempre la sua duttilità, una qualità che il nuovo allenatore del Torino, Marco Baroni, si appresta a studiare per costruire la sua squadra. Il croato, nel corso della sua carriera, ha ricoperto quasi ogni ruolo dal centrocampo in su, ma è risaputo che la sua zona di comfort è la corsia centrale, da trequartista, dove può essere nel vivo del gioco, abbassarsi a prendere palla e spingersi fino alla porta avversaria. Tuttavia, come dimostrato nella seconda parte della scorsa stagione, la sua efficacia non si limita a una singola posizione. Ora, la domanda che circola nell’ambiente granata è una sola: come vorrà utilizzarlo Baroni?
Al momento, tutto è scritto sulla sabbia. Il mercato sta definendo la rosa e il tecnico ha appena preso contatto con la sua nuova realtà. Le vere decisioni verranno prese a partire dal ritiro di Prato allo Stelvio (14-26 luglio), ma sul tavolo ci sono già diverse ipotesi. La più immediata, e forse la più logica, sarebbe confermare Vlašić nel ruolo di trequartista alle spalle della punta, in un sistema 4-2-3-1 che darebbe continuità a quanto di buono fatto vedere dal croato nel girone di ritorno. In quella posizione, Vlašić ha impressionato non solo per la qualità, ma per il suo continuo movimento e la sua abnegazione nella fase di non possesso, unendo creatività e sacrificio. Un giocatore responsabilizzato in quel ruolo è un valore aggiunto indiscutibile.
Tuttavia, Baroni potrebbe avere idee diverse, influenzate dalla sua recente esperienza alla Lazio. Lì, il tecnico si affidava a un “sottopunta” come Boulaye Dia, giocatore con caratteristiche molto più offensive rispetto a Vlašić. Se Baroni volesse un profilo simile anche a Torino, per il croato si aprirebbero le porte di un impiego sulle fasce. Non sarebbe una novità: Vlašić ha giocato spesso da esterno destro ai tempi dell’Hajduk Spalato e dell’Everton, e da ala sinistra nell’ultima stagione al West Ham prima di arrivare al Toro. L’importanza che Baroni dà al gioco sulle corsie laterali, come visto con Zaccagni e Isaksen alla Lazio, potrebbe spingerlo a sfruttare la duttilità di Vlašić proprio in quella zona del campo.
Le sue migliori prestazioni recenti, però, sono arrivate giocando da trequartista o addirittura da seconda punta, come nel derby di ritorno contro la Juventus, quando segnò uno straordinario gol da fuori area. Questa sua capacità di essere letale anche più vicino alla porta aggiunge un’ulteriore variabile al rebus tattico. Tutto potrebbe essere nuovamente ridiscusso qualora Baroni decidesse di optare per un 4-3-3, modulo che cambierebbe completamente le dinamiche offensive. Il futuro tattico è ancora tutto da scrivere, ma una certezza c’è: Nikola Vlašić è pronto ad adattarsi e a essere protagonista, qualunque sia la scelta del suo nuovo allenatore
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