Calcionews24
·29 Juli 2025
Veronique Rabiot: «A loro piace farmi sembrare mezza pazza». La donna più potente del calcio francese si confessa: le battaglie con Psg e Juve, i retroscena sulla lite con il clan Mbappé e la sua lotta al maschilismo

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·29 Juli 2025
Un “ufo nel mondo del calcio“, una delle figure più potenti, controverse e temute del calciomercato europeo. Véronique Rabiot, madre e agente del centrocampista ex Juve Adrien Rabiot, è molto più di una semplice procuratrice: è una negoziatrice implacabile che difende gli interessi del figlio senza compromessi, scontrandosi con club, dirigenti e persino con i genitori di altri campioni. In una rara e esplosiva intervista concessa al quotidiano francese L’Équipe, risponde a tono alle critiche, racconta la sua verità su episodi celebri e rivendica con orgoglio il suo ruolo in un ambiente che definisce maschilista. Un ritratto senza filtri di una donna che non ha paura di nessuno.
SULLA SUA IMMAGINE PUBBLICA – «Leggo cose in cui non mi riconosco affatto. Vorrei ancora che ci fossero meno pettegolezzi su di me. A volte siamo davvero nella finzione. A loro piace farmi sembrare mezza pazza. Ma sono molto felice di vedere Adrien vivere la sua passione. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno».
LA SUA BATTAGLIA SUI CONTRATTI – «Non dovrebbe esistere il ricatto o l’abuso di potere per costringere i giocatori a prolungare i loro contratti. Al Psg, Adrien non voleva restare e, non essendo riusciti a raggiungere un accordo, ha rescisso il contratto. Alla Juventus (nel 2024), sono state le circostanze a decidere. Non è comunque colpa mia se non l’hanno venduto quando ne hanno avuto la possibilità».
IL MANCATO TRASFERIMENTO AL MANCHESTER UNITED – «Nel 2022 Adrien era pronto a lasciare la Juve, che si era qualificata per la Champions League, per il Manchester, che non ci era riuscito. Discutemmo le condizioni e alla fine mi dissero: se alla fine della prossima stagione non ci qualificheremo per la Champions League, lo stipendio di Adrien scenderà. Lo trovai davvero esagerato e molto irrispettoso. Dissi: ok stop. Pensavano fosse una strategia per ottenere di più. Ma no, era una questione di principi, non di soldi. Ovviamente, li sorprese. Non ci sono abituati».
LA VERITÀ SULLA LITE CON LA FAMIGLIA MBAPPÉ – «Un sacco di bugie. Qualcuno parlava di risse. Sapete cos’è una rissa? Ho semplicemente sussurrato all’orecchio di Wilfried Mbappé che, se fosse stato mio figlio, gli avrei urlato contro. E lui ha risposto: io no. Quanto a Fayza (la madre di Mbappé, ndr), abbiamo parlato fuori dagli spalti».
SUL MACHISMO NEL CALCIO – «Quali sono i codici? Che devi essere un agente maschio? Quindi, sì, sono una donna, sono sua madre, ma perché non sarebbe possibile? Ci sono donne pilota, donne militari. Le donne sono ovunque. E non possono gestire la carriera di un calciatore? Non ho mai rimpianti. Quando prendo delle decisioni, le prendo. Non puoi mai fare tutto bene. Si sbaglia qualche volta. Ma possiamo sempre rimediare, non sei mai completamente fottuto».