Thiago Motta: «Sono cambiate tante cose dalla gara di settembre, è un passo avanti, manca ancorala partita di ritorno» | OneFootball

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·11 Februari 2025

Thiago Motta: «Sono cambiate tante cose dalla gara di settembre, è un passo avanti, manca ancorala partita di ritorno»

Gambar artikel:Thiago Motta: «Sono cambiate tante cose dalla gara di settembre, è un passo avanti, manca ancorala partita di ritorno»

Le parole di Thiago Motta, tecnico della Juve, dopo la vittoria ottenuta dai bianconeri in Champions League contro il PSV Eindhoven

Thiago Motta ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria della Juve contro il PSV Eindhoven nel playoff d’andata di Champions League. Di seguito le sue parole.

UMORE DI VLAHOVIC – «Sta molto bene, ma non solo lui, anche gli altri che sono entrati. Samuel è entrato bene, Francisco ha fatto la giocata. Ne abbiamo bisogno, servono 95 minuti di livello, bisogna tenere il livello o alzarlo in quel momento lì, perchè c’è anche la stanchezza».


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VALUTAZIONE SUL 2-1 E DIFFERENZE CON LA GARA DI SETTEMBRE – «Tante cose sono cambiate, il momento, l’importanza della partita. 180 minuti per andare agli ottavi ti devono far alzare il livello. E’ un passo, manca ancora il ritorno dove dovremo essere al massimo per competere con una squadra che sa giocare a calcio, che viene avanti, pressa. Giocatori bravi, allenatore forte, dobbiamo essere pronti per una grande prestazione per ottenere l’obiettivo ottavi».

IN TANTI AD ATTACCARE – «E’ stata una gara equilibrata, abbiamo migliorato l’aspetto di portare più uomini in avanti. Cerchiamo di migliorare, dobbiamo andare in area, attaccarla. Spesso l’abbiamo fatto con poca forza, con pochi uomini, di sicuro la probabilità di segnare è ridotta. Possiamo migliorare ancora, ma è un’osservazione importante. Servono giocatori che arrivano da dietro, anche Timothy oggi dava qualcosa di importante. Ma i centrocampisti, gli attaccanti, devono attaccare l’area perchè è lì che si segna».

MAI UN’ANALISI PROFONDA SU UN SINGOLO – «E’ uno sport collettivo, il collettivo deve funzionare. Sono il primo che deve migliorare, l’ho sempre detto. Sto davanti, devo far capire tante cose che possono ancora migliorare. L’esigenza sul singolo stesso, voglio da tutti la stessa cosa e la cosa principale è l’atteggiamento. Il resto viene dopo. Poi tutti possono contribuire al collettivo in modo diverso, ma il 100% va dato per il beneficio del gruppo. Non è uno sport individuale».

TROVARE UN CENTROCAMPO TITOLARE – «Non penso entrino in confusione, giocando ogni 3 giorni… Ci sono tanti titolari in questa squadra, si deve mantenere o alzare il livello. Anche loro sono giovani, abbiamo 5 centrocampisti di altissimo livello. Ora Weston gioca un po’ di più perchè ha caratteristiche diverse dagli altri 4, ma sanno bene cosa fare in campo. Chi entra dall’inizio e chi entra dopo deve alzare il livello, dando il massimo con energia, intensità. Abbiamo bisogno di aumentare il dinamismo, di aumentare la nostra pressione. A questo livello abbiamo visto una squadra che gioca bene. Abbiamo 5 centrocampisti di livello che possono giocare, chi sta meglio poi gioca per il bene della Juventus».

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