Spari all'ultrà del Milan: «Non so chi sia stato, non ho potere in curva» | OneFootball

Spari all'ultrà del Milan: «Non so chi sia stato, non ho potere in curva» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·10 Mei 2025

Spari all'ultrà del Milan: «Non so chi sia stato, non ho potere in curva»

Gambar artikel:Spari all'ultrà del Milan: «Non so chi sia stato, non ho potere in curva»

«Non ho idea di chi possa averlo fatto, né perché. So solo che mi hanno seguito per qualche metro. E non è vero che ho un ruolo dirigenziale nella curva». Non è dalle dichiarazioni a verbale di Luca Guerrini, l’ultrà della Sud milanista scampato all’agguato di giovedì a Milano, che gli investigatori della Squadra mobile caveranno elementi utili su dinamica e movente del tentato omicidio.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, il 27enne, che ha precedenti per furti e scontri fuori dallo stadio e reduce dal daspo di un anno per aver minacciato Federico Dimarco dell’Inter, aveva in auto il bandierone e lo striscione di protesta “Solo per la maglia”, da mesi l’unica espressione del secondo anello blu: detenerli è simbolo di potere in curva.


Video OneFootball


Bersaglio grosso per i due figuri con caschi integrali e k-way scuri che lo hanno pedinato su una Honda. A far fuoco una scacciacani modificata, prima sulla portiera lato passeggero e poi, dopo la fuga di Guerrini a piedi verso piazza Bausan (quartiere Bovisa), il secondo colpo al parabrezza e un terzo inesploso.

«Avevo chiuso alle 12.30 per andare a pranzo», ha raccontato Guerrini. «Sono socio di Marianna Tedesco», ha poi ammesso, con riferimento alla moglie dell’ultrà interista Matteo Norrito, «e di Luca Lucci ma è stata mia l’idea di aprirlo. A loro verso 300 euro al mese e 1800 di affitto, ho due dipendenti, sono in regola. I Lucci? Li conosco per le trasferte, vado alla partita ma nulla più».

Secondo gli investigatori, Guerrini avrebbe invece un ruolo di spicco nella nuova curva e nelle riunioni prepartita del direttivo nella sede brianzola dei “Banditi”. Dopo la fuga dello scooter, il 27enne aveva ripreso l’Audi Q3 noleggiata (a Rapallo) ed era andato a casa. Era stata la madre, cui è intestato il leasing del suv, a convincerlo a tornare sul luogo dell’accaduto e a parlare con la polizia.

Lihat jejak penerbit