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·1 Juli 2025

Serie A, Simonelli: «Milan-Como all'estero? Penso si farà»

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A margine dell’odierna Assemblea della Lega Serie A, il presidente del massimo campionato italiano, Ezio Maria Simonelli, è intervenuto in conferenza stampa parlando anche della possibilità di vedere a breve una partita ufficiale al di fuori dei confini italiani.

Nelle ultime settimane si è parlato della possibilità concreta di far disputare Milan-Como in Australia, visto anche che a inizio 2026 San Siro sarà inagibili sia ai rossoneri che all’Inter per via delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina che vedranno l’inaugurazione proprio nell’impianto milanese.


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«Nella Assemblea di oggi non ne abbiamo discusso – ha dichiarato Simonelli –. È arrivata questa proposta aperta, come altre. Abbiamo sottoposto la richiesta ufficialmente a FIGC, UEFA e FIFA. Serviranno poi le autorizzazioni delle federazioni asiatica e australe. È un processo lungo e complesso, devo dire che a oggi non abbiamo ricevuto segnali negativi. Stiamo provando a portare avanti questa ipotesi perché San Siro sarà chiuso per le Olimpiadi invernali, non capita tutti gli anni ed era impossibile trovare un’altra quadra. C’è questa necessità, stiamo cercando di trasformarla in un’opportunità: far conoscere il campionato italiano all’estero. Ci stiamo provando, non è sicuro che vada a buon fine ma penso di sì».

In merito a un possibile interessamento dell’Arabia Saudita, che anche nel 2026 ospiterà la Supercoppa italiana: «Formalmente non è arrivata un’offerta. Da altri Paesi dell’area sì. Decreto Sport? I temi caldi li conoscete, il prolungamento dei contratti a 8 anni lo auspicavamo e ne avevamo parlato con Giorgetti. È una norma apprezzata da tutti, sugli stadi continuiamo ad aspettare questo commissario. Gli Europei sono nel 2032 e se non ci diamo una mossa rischiamo che non saranno pronti. Sembra tanto tempo, sette anni, ma sappiamo quanto ci vuole. Diciamo che i tempi stanno scadendo, ma il governo lo sa e mi auguro che questa novità del commissario, che possa snellire i lavori, possa risolvere intoppi burocratici e blocchi. Se non si agisce chirurgicamente non ci arriveremo, dovremmo giocare gli Europei negli stadi che abbiamo, non sarebbe il massimo».

Infine, un commento sulla Coppa Italia: «Le date purtroppo sono obbligate, abbiamo avuto la finale degli Internazionali e il GP di Imola nello stesso giorno, è una cosa che per l’Italia grida vendetta. Però certe cose fanno parte del calendario internazionale, che non riusciamo a gestire in Italia. Ma del resto abbiamo tante difficoltà a gestire il nostro, quella è l’unica data in cui possiamo farla. Ci dispiace, eventualmente prenderemo in considerazione di giocare la finale a Milano, dove il problema non si pone. Ci è stato detto che a Parigi lo Stade de France e i campi del Roland Garros sono lontani: in questo caso non è colpa nostra».

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