Serie A, cosa c’è da aspettarsi sulla stagione 25/26? Ipotesi e previsioni | OneFootball

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·11 Juni 2025

Serie A, cosa c’è da aspettarsi sulla stagione 25/26? Ipotesi e previsioni

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Il Napoli si prepara a difendere uno scudetto che sa di rinascita. Dopo il caos della stagione precedente, quella che verrà sarà tutta da vivere: il club di De Laurentiis ha alzato il tiro e si presenta con il petto in fuori alla stagione che verrà. Se davvero arrivasse De Bruyne, e i segnali ci sono tutti, non sarebbe solo un acquisto, ma un manifesto: Partenope non vuole più essere una bella parentesi, ma una certezza stabile. Occhio anche a Zirkzee, che con Osimhen in uscita potrebbe essere la vera sorpresa lì davanti, magari al fianco di un altro profilo top.

Ma se gli azzurri alzeranno la voce, quasi sicuramente, l’Inter non resterà certo a guardare. I nerazzurri, reduci da una stagione “particolare”, puntano a rifondare quantomento l’attacco: Correa e Arnautovic ai saluti, e nomi come RaspadoriBonnyZirkzee e anche Nico Paz nel mirino. Marotta e Ausilio, si sa, amano il lavoro silenzioso ma di qualità: perciò non sarebbe folle aspettarsi una squadra un po’ più giovane; veloce e con fame di rivincita. Specialmente perché a tirare le redini ci sarà un veterano della beneamata del calibro di Cristian Chivu in panchina.


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Poi c’è la Juventus, la quale deve far fronte a diversi problemi. Con Giuntoli sollevato dall’incarico e Tudor confermato in panchina anche per la prossima stagione, abbiamo assistito a due risvolti a dir poco inaspettati fino a qualche settimana fa. Proprio per questo motivo, la situazione in casa Juve è tremendamente difficile da analizzare. La troppa confusione e i troppi cambiamenti che si potrebbero apportare alla rosa, tenendo conto, inoltre, anche delle spese da affrontare, rendono la situazione particolarmente criptica. Troppi cambiamenti, troppi “se”. La vecchia signora può tornare competitiva, sì, ma servono incastri perfetti e decisioni prese con convinzione.

Il Milan? Un’altra gigantesca incognita. Con il ritorno di Max Allegri, bisognerà vedere quanto tempo servirà per trovare un’identità; voglia di rivincita e, soprattutto, per trovare nuovi stimoli al fronte di una stagione senza coppe europee. Il vero punto interrogativo è l’anima: che rossoneri vedremo? Arrembante e verticale? Poco probabile con un tecnico come Max. Una squadra in ricostruzione lenta? Solo il tempo potrà dirlo. L’unica certezza è che il mercato sarà decisivo: se partono Theo Hernandez e Leao, il Milan riparte da zero. Se invece resistono alle tentazioni e saranno accompagnati da qualche altro nome importante o interessante in entrata, potrebbe essere una squadra capace di dire la sua al vertice.

Tra le altre per l’Europa, da tenere d’occhio:

  • Roma, che ripartirà da Gasperini. Un tecnico che ci ha abituati a stili di gioco e tattici ampiamente diversi da quelli che abbiamo visto nella capitale in questi ultimi anni. Sarà da capire che strada vorrà prendere la società, specialmente in termini di mercato e di strategie. Senza chiarezza societaria e con un mercato bloccato, rischia un altro campionato da “quasi”.
  • Atalanta, gli interpreti sono sicuramente di spessore ma l’addio di Gasperini può compromettere, e non poco la stagione. Tante competizioni all’orizzonte e un cambiamento radicale in panchina. Perdere un punto fermo che da 10 anni porta risultati importanti e tanta qualità per un club medio/piccolo non è roba da poco. Con Ivan Juric come sostituto, con una pressione gigantesca sulle spalle, il presentimento non è certamente dei migliori.
  • Bologna, Vincenzo Italiano l’ha fatta grossa. La vittoria della Coppa Italia con conseguente qualificazione alla prossima Europa League fa ben sperare. Innanzitutto nella società, che potrebbe essere invogliata ad investire parecchio nel calciomercato. Poi, gli stimoli che avranno i calciatori, che saranno sicuramente parecchi. Per questi motivi, a partire dal prossimo anno, potremmo assistere a un cambio di guardia, con l’Atalanta che dopo 10 anni potrebbe cominciare a lasciare il posto da “outsider” ai rossoblu.
  • Lazio, con il ritorno di Maurizio Sarri, si sa, ci vorrà, quasi sicuramente, diverso tempo prima di cominciare ad ingranare. Le sue squadre hanno spesso bisogno di interpreti precisi e adatti al ruolo da ricoprire. Questo comporta diversi cambiamenti all’interno della rosa e uno stile di gioco da rivoluzionare perciò, con ogni probabilità, la prossima stagione sarà di transizione. Pur sempre con l’ambizione di strappare un biglietto per l’Europa League.

Poi ci sono le sorprese e le nobili decadute: il Como con i soldi e le ambizioni di un club di Premier League, la Fiorentina che ogni anno sembra dover spiccare il volo ma poi resta lì, a metà cielo…

Infine, il lato oscuro: i conti. Alcuni club (soprattutto storici) navigano a vista tra stipendi alti, introiti incerti e debiti da nascondere sotto il tappeto. Il rischio di cessioni dolorose è concreto. Per questo, più che mai, il prossimo campionato sarà una guerra di progetti seri contro sogni a rate.

Chi vince lo scudetto? Se De Bruyne va davvero a Napoli potrebbe sbloccare altri acquisti di spessore. E se il gruppo resta compatto, gli azzurri partono avanti. L’Inter sarà probabilmente lì a giocarsi le sue carte, pronta ad approfittare del minimo passo falso. Prendendo proprio il ruolo che hanno avuto gli azzurri la stagione appena conclusa.Chi ci arriva in Champions? Napoli, Inter, Juve e una tra Milan e Bologna.Chi rischia? Squadre disorganiche, senza identità, con poca liquidità e troppa fretta di arrivare.

Una Serie A che si preannuncia imprevedibile, piena di intrecci, ritorni e scommesse.

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Felice Torino

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