Milannews24
·7 November 2024
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Intervistato in esclusiva da Internews24, il giornalista Corazzi ha dichiarato:
Domenica arriva il Napoli di Antonio Conte, che partita aspettarsi? Sarà la sfida tra le due pretendenti principali per lo scudetto?«Per l’Inter questa partita rappresenta una grande occasione, perché in campionato deve trovare quelle sicurezze di essere quello che è, ovvero la squadra più forte. Partite come quella col Napoli, se trovano un risultato positivo, ti possono dare una convinzione molto importante. Sia perché fai molto bene uno scontro diretto, sia perché togli tre punti ad una pretendente, sarebbe una mazzata. Per quanto riguarda il Napoli c’è subito un’occasione importante per rifarsi dopo la sconfitta con l’Atalanta, per Conte sarà una partita dal sapore particolare perché incontra la sua ex squadra. È una grande occasione per il Napoli, anche solo pareggiare sarebbe un risultato positivo per loro. Penso che sia un campionato dove per un po’ non ci saranno delle fughe. Questo permetterà a tutta la fascia sotto le prime tre, che sono Inter, Napoli e Juve, di provare a dar fastidio. Parlo di Atalanta, Milan, Lazio, Fiorentina… Che secondo me non hanno la rosa, il carisma e lo status per lottare per lo scudetto però tanti campionati, prendo per estremo quello del Leicester, ci insegnano che se poi le grandi balbettano, chi è dietro può lottare per insidiare le grandi. Che è un po’ quello che ha detto Gasperini ieri sera».
Dopo il Napoli tornerà la sosta Nazionali. Che aspettative hai sugli Azzurri in vista delle sfide contro Belgio e Francia? Possiamo aspettarci delle novità anche dalle convocazioni di Spalletti?«Secondo me Spalletti è un allenatore intelligente, che ha capito i suoi errori. Infatti non a caso si è messo via una delusione che son sicuro sia stata molto grande per lui, e dopo di essa si è resettato e ha detto: va bene, ora dobbiamo giocare col 3-5-2, dobbiamo dare continuità di uomini. Non dimentichiamoci che Spalletti ad un certo punto viene catapultato in questa realtà a settembre e gli si chiede un miracolo: in nove mesi di risollevare tutto. Invece adesso può pianificare per due anni con l’Italia un percorso, io su Spalletti sono molto fiducioso. Per quanto riguarda i convocati io penso che lui abbia le idee abbastanza chiare. Poi ovvio che se dal campionato vengono fuori dei nomi… Lo ha dimostrato con Calafiori l’anno scorso, che ha fatto un campionato straordinario e lo ha trasformato in un titolare all’Europeo. Se arrivano dei giocatori che si meritano così tanto, lo spazio sicuramente glielo ritaglierà. Ma credo che si porterà avanti uno zoccolo duro di 16-18 giocatori, salvo complicanze da qui alla fine del biennio».