Scarnecchia: «Dimarco bravo, ma sull’Italia farei qualcosa di diverso» | OneFootball

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·22 Juni 2024

Scarnecchia: «Dimarco bravo, ma sull’Italia farei qualcosa di diverso»

Gambar artikel:Scarnecchia: «Dimarco bravo, ma sull’Italia farei qualcosa di diverso»

Dimarco non ha certo avuto una partita felice giovedì sera in Spagna-Italia, surclassato da Yamal. L’ex giocatore Scarnecchia, a Microfono Aperto su Radio Sportiva, commenta le difficoltà degli Azzurri.

DA SALVARE – Molti hanno contestato la prestazione di Federico Dimarco in Spagna-ItaliaRoberto Scarnecchia prova a giustificarlo: «È bravo. È il modo di giocare diverso da quello che sta interpretando Luciano Spalletti. Quindi ecco perché io dico che a cinque sarebbe stato meglio: avrei fatto giocare Alessandro Bastoni leggermente più spostato. A parte che il ragazzino di diciassette anni della Spagna (Lamine Yamal, ndr) è strepitoso, però avrei fatto giocare Bastoni e Giovanni Di Lorenzo braccetti con Raoul Bellanova e Dimarco esterni. Bryan Cristante avrebbe dovuto giocare dall’inizio, a discapito di Lorenzo Pellegrini. Nicolò Barella è l’unico bravino in mezzo al campo: via Jorginho, via Pellegrini e dentro Cristante con Mattia Zaccagni dall’inizio. Lo pensavo già da prima, soprattutto dal primo tempo. Quando vedi che loro hanno una marcia in più devi fare qualcosa e farlo soprattutto sugli esterni: sia sulla fascia sinistra sia sulla fascia destra ci hanno ammazzato».


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Dimarco e il blocco Inter nell’Italia: ne manca uno

LE ASSENZE – Dell’Inter, compreso Dimarco, sono cinque i giocatori convocati nell’Italia a questi Europei. Ma potevano essere sei, come ricorda Scarnecchia valutando chi non ha potuto prendere parte al torneo in Germania: «Al di là dell’esperienza di Francesco Acerbi e della freschezza di Giorgio Scalvini sarebbe cambiato poco. Non sono i difensori centrali, che al di là dell’autogol di Riccardo Calafiori si stanno comportando bene. È proprio la composizione della squadra non fatta bene: quando sbagli qualcosa devi cambiare. Poi Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali nì: avessimo parlato di Alessandro Del Piero e Fabio Cannavaro sarebbe stato diverso. Devi rinforzare il reparto e cercare di avere un’idea diversa in campo».

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