Calcionews24
·1 September 2025
Sacchi: «Serie A equilibrata. Napoli favorito e serio. Inter da rivedere con troppi svarioni. Juve, che solidità, Tudor è pragmatico»

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Un campionato che parte con il botto, un torneo che si annuncia «molto equilibrato» e «imprevedibile». Nel suo consueto editoriale per La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi analizza l’avvio della nuova Serie A e lo fa partendo da una sorpresa che, a suo dire, è il manifesto di un calcio, quello italiano, dove nulla è scontato. La vittoria della Cremonese a San Siro contro il Milan è la fotografia di un campionato in cui «c’è spazio per tutti» e dove anche le big, come il Napoli, devono sudare fino all’ultimo per conquistare i tre punti.
L’analisi del “Profeta di Fusignano” è un viaggio tra le certezze e le incognite delle grandi. Se il Napoli di Conte resta la «squadra favorita e quella più attrezzata per lo scudetto», la caduta dell’Inter a San Siro contro l’Udinese è un campanello d’allarme che non va sottovalutato. «C’è chi sostiene che troppi elogi, dopo la cinquina all’esordio, possano aver danneggiato la squadra di Chivu, ma io preferisco rimanere sul campo e analizzare le questioni tecniche e tattiche», scrive Sacchi, sottolineando come l’Udinese abbia vinto con «molto coraggio e idee molto chiare».
Per l’Inter, la strada è ancora lunga: «c’è da lavorare per dare un volto definito a tutta la squadra. Si vedono cose buone e poi clamorosi svarioni: trovare l’equilibrio è compito dell’allenatore».
Di tutt’altro tenore, invece, il giudizio sulla Juventus. La squadra di Tudor, a punteggio pieno e con zero gol subiti, è per Sacchi un esempio di pragmatismo e solidità. «Tudor, allenatore pratico che bada più alla sostanza che alla forma, ha cominciato a lavorare partendo dalle fondamenta e i risultati gli stanno dando ragione.
Non ho mai visto case costruite a partire dal tetto». Una Juve «tosta», che ha ritrovato la sua identità e che, pur essendo un cantiere aperto, poggia su basi solide, a partire dalla rinascita di un attaccante come Vlahović, capace di trasformare le critiche in gol pesanti.