DirettaCalcioMercato
·15 November 2024
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Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa in occasione del suo ritorno sulla panchina della Roma.
“Voglio mettere i punti sulle i. Avevo smesso di allenare, devo dire che ho avuto più richieste in questi mesi che quando ho vinto con il Leicester, ma ho detto a tutti no. Solo in due casi avrei accettato: Roma o Cagliari”.
“Il fato ha voluto che tornassi a casa. Ho iniziato a Roma da allenatore e finirà qui. Cagliari mi ha accolto come uno di loro e ci tenevo a dire queste cose”.
“Sapete che parlo in faccia, gliel’ho detto e Dan Friedkin mi ha lasciato a bocca aperta. Mi ha detto che non può girare il mondo e vedere Roma Caput Mundi ma vedere la squadra che non va. Per questo mi ha preso, ora tocca a me”.
“La famiglia Friedkin ha un approccio orizzontale nelle scelte. Io gli ho detto che ha speso tantissimi soldi ma che dovrebbe dire queste cose belle. Qualcosa è andato storto, speriamo che ora le cose vadano bene, in primis come tifoso”.
”Difesa a 3 o a 4? Devo vedere chi sta più in forma, chi sputerà sangue sul campo e chi non mollerà di un centimetro. Io sono prima un tifoso che un allenatore, sono più tifosi di tutti. I tifosi devono starci vicini. Io voglio una famiglia qua, squadra, dirigenza, staff medico, tifosi e tutti quanti coesi. Mi devono aiutare tutti a fare meno errori possibili perché non c’è tempo per farli: ci saranno subito tre partite una più bella dell’altra”.
”Obiettivi? Cercheremo di fare il massimo. Nel contratto ho dei bonus in base agli obiettivi, ma tutti, ho messo tutto: io sono una persona positiva, non mi precludo niente. Anche da giocatore, potevo giocare male o bene, ma sapevo di dover dare il 100%. C’è gente che per andare in trasferta fa dei sacrifici importanti, i ragazzi devono sentire questo. Ho trovato l’altro giorno tre tifosi della Roma a Cagliari che tornavano dal Belgio. C’è gente che fa i sacrifici, quando andiamo in campo dobbiamo sentirlo”.
”Sarò l’uomo vicino alla famiglia Friedkin, cercavano un conoscitore di calcio. I Friedkin stanno facendo delle cose belle, la squadra è la cosa più importante. Io sarò vicino alla società e decideremo insieme. Solo chi fa, sbaglia. Cercheremo di fare le cose nel verso giusto. Cercheremo di stare sempre nelle prime posizioni. Il Presidente vuole una società seria”.
”Totti? Non sono chiuso a niente. Ora dobbiamo riportare la squadra al massimo. Poi, magari parleremo con Francesco e se ci potrà dare una mano ben venga. Non sto dicendo che Francesco tornerà alla Roma”.
”Calciomercato? Non ho ancora fatto richieste sul mercato. Prima fatemi conoscere la squadra, la Roma ha preso tanti giocatori validi, ma vanno inseriti in una squadra compatta, vediamo prima quelli che sono bravi, poi vediamo”.
“Un giocatore non gioca contro il proprio allenatore. Ci sono Mister che trovano delle chiavi di entrata per un giocatore e nasce il feeling, altri casi in cui no. I giocatori della Roma devono dare il 120%, sennò vengono fuori dal campo”.
“Prometto che non vedrete più Angelino centrale. La squadra è composta da equilibri. Credo che Dybala e Soulé possano giocare insieme, ma questo non lo prometto. Devo fare il massimo con questi giocatori. Non mi interessa quello che è successo prima. Da oggi in poi sono il responsabile”.
“De Rossi? Ci siamo sentiti e ci sentiremo in questi giorni, è una grande persona. Non è facile cambiare tre allenatori in poco tempo. Mi auguro di riportare tutti nella stessa direzione”.
“Per me è importante lo spogliatoio, meno gente vedo meglio è. Ho detto al Presidente che in Italia la sua figura deve essere presente. Quando ero al Chelsea, i proprietari non hanno mai detto niente e stavo benissimo”.
“Ritorno di De Rossi e io direttore? Penso alla panchina ora, non mi sento di illudere nessuno poi vediamo. Non è stato un pensiero trattato in questi giorni”.
“Dybala? Ne ho parlato con il Presidente. Io non ho mai voluto sapere di clausole o altre cose. Io parlo in faccia, scelgo chi voglio. Lui è di un’altra categoria, quando starà bene giocherà”.
“Io non ho detto ai Friedkin chi ha sbagliato o cosa ha fatto cosa. Lui mi ha detto che vuole portare la Roma ad alti livelli, per questo mi ha chiamato. Io quando ho i giocatori non ho più bisogno di nulla. Giornalisti? Avete tutta la mia stima”.
“Hummels? Ho visto alcune partite, ma perché non deve giocare questo ragazzo? Io scelgo chi mi fa vincere, al di là di tutto”.