Roma, Jurić: “Manca la mentalità vincente. Non farò un turnover massiccio, Mancini ha la febbre” | OneFootball

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·23 Oktober 2024

Roma, Jurić: “Manca la mentalità vincente. Non farò un turnover massiccio, Mancini ha la febbre”

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Alla vigilia della partita di Europa League contro la Dinamo Kyev, Ivan Jurić, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa. Le dichiarazioni sono state prese da RomaNews.Eu.

Che tipo di rotazioni prevede in questa gara e Dovbyk ne farà parte?


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“Non ho deciso ancora, Mancini non ha finito l’allenamento per un attacco febbrile. Farò un po’ di cambi, è giusto. Dobbiamo cominciare ad inserire la gente e avere più possibilità di fare scelte, ma non farò un turnover massiccio”.

La Roma è cattiva come la vorrebbe lei?

“In questo momento non abbiamo mentalità vincente, non è una mentalità da Roma. Vedo cose positive, però a Monza poi non vinci, con l’Elfsborg neanche. Noi abbiamo tutto per lavorare bene, ci sono le condizioni. Vedendo le cose, alcune vanno molto bene, ma bisogna cambiare registro, fare belle partite ed essere contenti per un punto non va bene, già domani mi aspetto un cambiamento”.

C’è frustrazione nello spogliatoio e la squadra non ha gli anticorpi per affrontare il momento?

”A Monza la squadra ha fatto tante cose belle e giuste, anche a Elfsborg tante occasioni. Mettiamo anche il Bilbao. In questo momento sono felice di veder crescere giocatori, ma non siamo quello che dobbiamo essere ancora, ovvero una Roma che vince le partite. Dobbiamo cambiare completamente mentalità. Sono contento in senso generale delle prestazioni. Abbiamo possesso, competiamo, ma i risultati non sono sufficienti. Non vedo e non do scuse, bisogna reagire con carattere. Dobbiamo dimostrare di che pasta siamo fatti”.

La scelta di Angeliño braccetto a sinistra a cosa è dovuta?

“Hermoso è in buona condizione, mi piace molto in quel ruolo. Angeliño nella mia visione di quinto preferisco uno che dribbla e crea superiorità numerica. In fase difensiva è veramente bravo. Non è una scelta di mancanza di alternative, ma è una scelta tecnica”.

Hummels e Le Fée giocheranno titolari?

“Ci sto pensando, devo decidere. Abbiamo bisogno di Hummels, voglio vederlo in campo, dobbiamo scegliere il momento giusto ma ci sto pensando seriamente”.

Si parla un po’ di ultima spiaggia per lei, magari manca un po’ di protezione per l’allenatore?

“A me non manca niente. Parlo costantemente col direttore sportivo, a me come persona non manca niente per lavorare bene. Attaccarsi alle scuse è da deboli, dobbiamo arrivare alla partita e mangiarli. Le prestazioni ci sono, i giocatori anche, mancano i risultati. Da domani voglio vedere delle cose, il gol preso a Monza non l’ho mai preso nella mia vita, da domani voglio altra cattiveria, anche giocando meno bene”.

La Roma è partita male in campionato e in Europa, si è fissato una graduatoria di priorità?

“Per me è tutto importante. Domani è più che importante, per come sono andati gli ultimi anni la società vuole andare in Champions. Non sottovalutiamo niente, l’Europa e la Coppa Italia possono darti gioie. Domani gioca Baldanzi, non è turnover, non è un cambio. Sono prestazioni di alto livello. L’obiettivo primario è la Champions”.

Oggi parla di mentalità vincente, come si allena la mentalità di questa squadra?

”A livello di gioco abbiamo fatto grandi passi in avanti, la mentalità vincente si allena durante gli allenamenti. È li che diventi tosto, che sei sul pezzo. Il lavoro quotidiano è importante e anche affrontare la gara in un certo modo di porta ad avere una mentalità vincente. Se in un mese alziamo così tanto il livello di scatti vuol dire che il corpo si abitua, così funziona anche con la mente”.

Lei è soddisfatto dal rendimento a centrocampo di Cristante e Koné o serve più dinamismo?

“Certe cose buone, si può fare meglio. Alcune gare sono stato soddisfatto, altre meno. Proveremo però anche altre varianti. Non ci sono posti fissi, specialmente quando le cose non vanno come tutti vogliono. Può giocare chiunque”.

Secondo lei la mentalità vincente che non c’è è quella che ti fa commettere l’errore contro l’Inter, a Roma spesso si parla però alla fine la qualità dei giocatori fa la differenza, allora cosa pesa di più?

“Io penso che a Monza dovevamo vincere, contro l’Inter dovevo pareggiare, contro il Bilbao dovevamo vincere. Quando fai certe partite, devi ottenere. Poi ci saranno giornate che andranno male. In questo momento siamo in debito, le prestazioni sono superiori ai risultati, ma non è una scusa, vuol dire che non siamo pronti a livello mentale. Questa squadra crescerà. Hanno un’occasione unica: hanno una situazione di totale m****a, sono fischiati, contestati, il tifoso ha sempre ragione, e possono ribaltare la situazione. Devono prenderla così, come una sfida unica nella vita, in uno stadio sempre pieno. Devono diventare bestie, da domani mi aspetto altra roba”.

Termina così la conferenza stampa dell’allenatore della Roma, Jurić.

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