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·20 Desember 2024
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Tuttosport – Il sasso l’ha buttato l’altra sera Claudio Ranieri dopo aver sculacciato la Samp in Coppa Italia: “Se non ci riprendiamo, non si può andare a rompere le scatole a un top manager. Roma ha bisogno di un allenatore che sappia vivere le attese di una piazza importante, che non è per tutti”. Parole da dirigente in pectore, pronunciate – forse non a caso – nel giorno in cui Carlo Ancelotti, battendo per 3-0 i messicani del Pachuca nella fi nale di Intercontinentale, è entrato nella storia del Real Madrid diventando, con 15 titoli conquistati, l’allenatore più vincente della storia della Casa Blanca.
Questo non è garanzia di lunga vita con Florentino Perez che qualche settimana fa aveva messo sulla graticola Carletto nonostante il contratto in scadenza nel 2026, un contratto rinnovato nel 2023 quando l’italiano era pesantemente corteggiato dalla Seleção, altro attore importante di questo intreccio tra Roma, Madrid, Rio de Janeiro e Leverkusen. Già perché al Bayer c’è l’erede designato di Ancelotti, ovvero Xabi Alonso.
L’idea del club è quella di puntare su un italiano e Ancelotti è quanto di meglio offre il pianeta del pallone anche perché nella Capitale resta amatissimo: i tifosi giallorossi lo hanno sempre applaudito da avversario e lui non ha mai negato il sogno di allenare un giorno la Roma.
I rapporti con Ranieri sono ottimi e di lunga data e i Friedkin, quando c’è stato da alzare l’asticella alla voce allenatore, hanno già saputo convincere José Mourinho ad accettare la sfida. Con Ancelotti – che, caso vuole, ha pure un passato all’Everton, club appena acquistato dagli americani – non ci sarebbe neanche da spiegare cosa signifi hi Roma e la Roma. E, tra l’altro, come accaduto ai tempi del Milan, Carletto troverebbe la situazione ideale: una tifoseria in blocco alle sue spalle, Ranieri come alleato in società e una squadra che ripartirà, se non dall’anno zero, da qualcosa di molto simile.
Il terzo incomodo nella vicenda risponde all’identikit di Ronaldo che si è candidato alla presidenza della Cbf, la federcalcio brasiliana, e che vuole – se eletto – affidare ad Ancelotti il compito di risollevare i destini della Seleção.