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·19 Mei 2025
Ranieri in lacrime schiaccia il Milan. II Diavolo è fuori da tutto

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·19 Mei 2025
La Repubblica (S. Scotti) – Ci sono altri 90 minuti e c’è ancora domani. Per chi immagina un futuro inaspettato e per chi deve ripartire da zero. Un domani molto diverso. Non conta solo il 3-1 che serve esclusivamente alla Roma, ora certa di giocare le coppe europee nella prossima stagione, e deprime un Milan irriconoscibile, arrendevole e senza personalità. Conta quello che serve oggi, ma che può essere utile domani. Spettacolo e risultati sono stati esaltanti solo per la squadra di Ranieri: chi poteva immaginare, qualche mese fa, a dicembre, quando si criticava la dirigenza che aveva cambiato tre allenatori in una stagione e la squadra era in zona retrocessione, che avrebbe potuto agganciare la zona Europa ed essere a un passo dalla Champions?
Ancora più comprensibile il toccante omaggio a Ranieri, che ha guidato la rimonta: non è solo affetto, riconoscenza e senso di appartenenza. Anche l’imperturbabile allenatore si è commosso quando, a fine partita, Roma e Milan gli hanno regalato un addio e un microfono: “Grazie, sono orgoglioso, ma non è finita, manca la partita di domenica prossima”. Cori “uno di noi”, striscioni “grazie per sempre”, “un grande condottiero”, “leggenda”.
Sono stati invece 90 minuti da dimenticare per il Milan: meglio pensare a ricominciare, a riflettere sugli errori, ma chi può dire “non li farò più”? Il club sa che deve guardare avanti, indietro non è granché. La sconfitta dell’Olimpico deprime il morale dei rossoneri, mortificati da una stagione vissuta lontana dall’alta classifica, con il colpo finale della Coppa Italia persa col Bologna. In quattro giorni il club è fuori dall’Europa e la retrocessione dell’Under 23 è solo l’ultima, simbolica, avvilente puntata di una stagione che prima si chiude, meglio è.