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·4 Maret 2025

Pioli ricorda Astori: “Mi porto dentro il suo sorriso”

Gambar artikel:Pioli ricorda Astori: “Mi porto dentro il suo sorriso”

L’ex tecnico di Fiorentina e Milan Stefano Pioli ha ricordato in un’intervista a Sky Sport Davide Astori.

Sono passati sette anni dal 4 marzo 2018, giorno in cui perse la vita il difensore della Fiorentina Davide Astori in albergo prima della partita contro l’Udinese. Il tecnico della Fiorentina dell’epoca, Stefano Pioli, ha ricordato il ragazzo in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport.


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Il ricordo di Pioli su Astori

Impossibile dimenticare questa data. È altrettanto impossibile non avere dei ricordi positivi su quello che era Davide. Un ragazzo fantastico, col quale ho avuto la fortuna di condividere qualcosa di importante, che ha lasciato il segno in tutti noi”.

Poi, ha continuato: “Tatuaggio? Sì, me lo porto dietro. Davide è dentro di me non solo per questo simbolo, ma perché da subito ho capito che sarebbe stata una persona incredibile con cui lavorare e un grande capitano. Si potevano avere confronti diretti, ma sinceri: la sua sincerità e la sua voglia contagiosa ha portato avanti tutti noi. Ci siamo sentiti con tanti suoi ex compagni per portare avanti i valori di Davide”.

Pioli ha parlato dei ricordi: “Cosa mi porto dentro? Il suo sorriso. Avevo un ufficio dove i giocatori dovevano passarmi davanti per forza per andare a fare colazione. Lui era sempre il primo e aveva sempre il sorriso sulle spalle. Mi porto dentro la sua positività. Momento? È stato difficile e complicato, abbiamo vissuto una situazione inimmaginabile. Ci siamo fatti forza l’uno con l’altro e abbiamo superato le difficoltà seguendo gli esempi di Davide. Non è stato merito mio, ma dei giocatori, dei tifosi e della società. Siamo riusciti a tenere alto il suo nome, non è stato semplice”.

Infine, ha concluso: “Perché l’ho scelto? C’erano due personalità molto spiccate, lui e Milan Badelj. Ho scelto Davide parlando con entrambi perché conosceva tutto ciò che era da fare. Già dal primo incontro ho avuto sensazioni positive. Era il primo a trovare le soluzioni alle difficoltà. Era un capitano vero, responsabile e presente“.

Non manca la parentesi sul Milan: “Certo che dispiace, in questo momento sono lontano. Mi dispiace per i giocatori e per i tifosi, si era creato qualcosa di magico. Gli auguro di ritrovare l’entusiasmo e la positività”.

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