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·30 Mei 2025
Osimhen, Conte e Giuntoli: intrecci e addii che riscrivono il futuro di Juventus e Napoli

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·30 Mei 2025
Il nome in cima alla lista di Cristiano Giuntoli per rinforzare l’attacco della Juventus era Victor Osimhen. Un’idea ambiziosa, forse anche simbolica, considerando le difficoltà di un’operazione simile nel contesto attuale del club bianconero. Ma l’ex dirigente partenopeo, nonostante due qualificazioni consecutive in Champions League, non guiderà più il progetto tecnico: il suo ruolo è ormai superato, e a Torino si prepara un nuovo corso.
Il possibile arrivo di Osimhen, come evidenzia TuttoMercatoWeb, oggi più lontano che mai, aveva sollevato anche interrogativi sulla compatibilità con Antonio Conte, che non avrebbe individuato nel nigeriano il profilo ideale per il suo gioco. Un incastro complesso che, alla fine, sembra essersi dissolto con un colpo di spugna. Nessuno dei tre protagonisti – Giuntoli, Osimhen, Conte – è destinato a indossare il bianconero nella prossima stagione.
Conte, in particolare, ha preso una strada diversa. Dopo settimane di riflessioni e un corteggiamento che lo avrebbe potuto riportare a Torino a undici anni dall’addio, ha invece accettato la proposta del Napoli. Una scelta non scontata, che riflette anche la volontà di aprire un nuovo ciclo in una piazza dove le pressioni sono diverse, e dove – almeno per ora – non gli si chiede di vincere a ogni costo. La trattativa con il club azzurro è stata inizialmente frenata dalle tensioni interne, in particolare per il caso legato all’addio di Kvaratskhelia. Ma nelle ultime settimane i rapporti con la presidenza si sono ricuciti, e Conte è pronto a diventare il nuovo punto di riferimento tecnico della società.
Resta in sospeso il destino di Victor Osimhen. Pronto a tornare dal prestito al Galatasaray, è seguito da diversi club, tra cui l’Al Hilal, che sogna di affiancarlo a Cristiano Ronaldo per costruire un attacco da copertina. Ma non è esclusa una soluzione europea, anche se i 75 milioni necessari per il riscatto limitano la rosa dei potenziali acquirenti.
Andrea Alati
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