Zerocinquantuno
·20 Januari 2025
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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa allo stadio Renato Dall’Ara dall’attaccante rossoblù Riccardo Orsolini alla vigilia di Bologna-Borussia Dortmund, partita valida per la 7^ giornata della fase campionato di UEFA Champions League in programma domani alle 21.
Regalaci il primo gol – «Vorrei regalarlo anche a me stesso, è una cosa a cui tengo molto. Fin qui in Champions League ha segnato solo Lucumí, domani ci riproveremo in casa nostra: è una bella opportunità per ognuno di noi».
Divisivo ma decisivo – «Ogni anno cerco di portare numeri e in particolare gol, la cosa che ritengo più importante e che ho sempre inseguito fin da bambino. La percentuale di errore per chi gioca nel mio ruolo e rischia spesso il dribbling o la giocata è alta, sta a me abbassarla. A coloro che magari hanno qualcosa da ridire consiglio di stare seduti con calma e aspettare, che qualcosa prima o poi combino (ride, ndr)».
All’altezza della situazione – «Anch’io sono orgoglioso del percorso compiuto finora in Champions e di quanto fatto nella passata per arrivarci, dopo annate anche difficile e piene di sacrifici. Da parte nostra c’è tanta soddisfazione, poi sapevamo che il livello della competizione era qualcosa di nuovo per tanti di noi e che specialmente all’inizio avremmo potuto incontrare qualche difficoltà. Comunque adesso si vedono i risultati del nostro lavoro e domani proveremo a mettere in difficoltà un avversario forte come il Dortmund».
Da un’amichevole alla Champions – «In quell’estate (era il 2021, ndr) affrontammo sia il Borussia che il Liverpool, che poi ci siamo trovati di fronte in questa Champions. Sono ricordi piacevoli e belle emozioni, perché sul momento pensi che non avrai più l’occasione di giocare contro avversari di tale caratura, e invece… Sono orgoglioso del percorso che ho e che abbiamo fatto: domani ci attendono sensazioni uniche, partite del genere non capitano spesso».
Aebischer assenza pesante – «Michel è straordinario sia come professionista che umanamente, poi ha un lato che forse voi non conoscete bene, è un po’ pazzerello pure lui (sorride, ndr). Ormai sono parecchi anni che è qui con noi ed è un peccato che non ci possa dare una mano in questo momento: è un giocatore che può ricoprire tanti ruoli, talvolta ha giocato pure al mio posto, e tutti speriamo che rientri presto».