Oristanio: «Non importa in quale posizione gioco, ma che sono al Venezia e che credano in me. Di Francesco e Ranieri allenatori importanti per me. E sull’Olanda vi dico questo…» | OneFootball

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Calcionews24

·17 Oktober 2024

Oristanio: «Non importa in quale posizione gioco, ma che sono al Venezia e che credano in me. Di Francesco e Ranieri allenatori importanti per me. E sull’Olanda vi dico questo…»

Gambar artikel:Oristanio: «Non importa in quale posizione gioco, ma che sono al Venezia e che credano in me. Di Francesco e Ranieri allenatori importanti per me. E sull’Olanda vi dico questo…»

Le parole di Gaetano Oristanio, calciatore del Venezia, sui suoi primi mesi in Veneto e la corsa salvezza in Serie A. I dettagli

Gaetano Oristanio, 22 anni, nazionale Under 21, a Venezia ha l’occasione di ritagliarsi un posto da protagonista in un club che lo ha acquistato definitivamente. Per adesso ha collezionato 7 presenze, segnando un gol. Ecco la sue parole a La Gazzetta dello Sport.

PUNTA O TREQUARTISTA«La condizione sta migliorando. Non credo sia molto importante dove si gioca, oggi l’importante è sapersi adattare. Ciò che non cambia sono le idee, il calcio propositivo che il mister ci trasmette. Tre metri più avanti o dietro non fa differenza».CONOSCEVA DI FRANCESCO«Personalmente no, ma l’anno scorso, quando ero a Cagliari, l’ho seguito. Sono venuto a Venezia soprattutto per il progetto tecnico, perché la società ha molta fiducia in me».CAGLIARI«Esperienza bellissima, abbiamo raggiunto l’obiettivo insieme proprio come dobbiamo fare quest’anno. Ranieri mi ha insegnato un sacco di cose, per me era il primo anno in Serie A e non era facile. Gli sono grato».HA GIOCATO NEL VOLENDAM, IN OLANDA«Un’esperienza fondamentale. Consiglio a tutti di andare all’estero, impari una nuova cultura e un nuovo calcio. Puoi sbagliare e crescere».FIGLIO D’ARTE«Papà è stato il mio primo allenatore, gli devo tutto. Ha giocato tra i professionisti e tra i dilettanti, conosce tutte le facce del pallone. Più passa il tempo, però, e meno parliamo di calcio io e lui. Ma mio padre resta appassionatissimo, anche se ha smesso da tre anni di allenare i ragazzini a Roccadaspide, il mio paese».AMA CUCINARE«Diciamo che più che per passione ho rispolverato le ricette di nonna e di mamma per sopravvivere, perché altrimenti in Olanda era dura. Per ora resto sulle cose semplici».

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