Occhi puntati su Benevento-Spal | OneFootball

Il lunedì di Pasquetta interamente dedicato alle 10 gare del 32° turno del campionato di si aprirà alle 12:30 allo stadio Ciro Vigorito con una gara che potrebbe rivelarsi crocevia della stagione. Benevento-SPAL, contro ogni pronostico di inizio stagione, è una partita fondamentale in chiave salvezza. Le due formazioni, appaiate al penultimo posto a quota 29 punti, sono distanti 5 lunghezze dal Perugia che occupa la prima posizione utile per disputare i playout. Soltanto vincendo una delle due potrebbe sperare di avvicinare consistentemente il disperato obiettivo, mentre un pareggio rischia di essere insufficiente considerate le appena 6 giornate che resterebbero da giocare. Nessuno lo avrebbe immaginato, ma due società che negli ultimi anni hanno vissuto picchi altissimi e disputato stagioni di Serie A sono in lotta tra loro per mantenere la preziosissima categoria cadetta.

Le stagioni dei club sono state per molti versi speculari: due esoneri su entrambi i fronti, un rendimento calato costantemente, difficoltà eclatanti in fase realizzativa e qualche elemento al di sotto delle aspettative. La sensazione avuta per buona parte del campionato è che le proprietà considerassero le crisi provvisorie e destinate a essere superate: né Oreste Vigorito, né Joe Tacopina hanno mai voluto prendere in considerazione la prospettiva della Lega Pro convinti di avere organici decisamente superiori rispetto a quelli a rischio. Da un lato un’emergenza infortuni senza precedenti (soltanto 7 calciatori sino a questo momento non hanno avuto problemi fisici) ha privato gli allenatori che si sono succeduti di calciatori di pregio enorme, dall’altra le idee tattiche molto diverse di Roberto Venturato, Daniele De Rossi e Massimo Oddo hanno generato qualche confusione di troppo impedendo al gruppo di trovare continuità di prestazione.

A soli 630 minuti dall’esito finale, Roberto Stellone e Oddo non possono fare altro che tirare una linea netta col passato e concentrarsi sui punti di forza di cui dispongono. I Sanniti dovrebbero avere a disposizione un grandissimo ex spallino quale Pasquale Schiattarella, chiamato a dare l’ordine e la pulizia di gioco spesso mancata in luogo dello squalificato Mattia Viviani. Lui, Alberto Paleari e Kamil Glik sono le tre colonne che dovranno trascinare i compagni al risultato. Non è affatto da escludere un nuovo utilizzo dal 1’ del 2006 Roberto Carfora, che ha convinto mister e addetti ai lavori all’esordio da titolare in casa del Bari. Sul versante opposto la spina dorsale è costituita da Enrico Alfonso, Biagio Meccariello e il ristabilito grande acquisto di gennaio Radja Nainggolan. Il trainer spera di poter contare, almeno part-time, anche sulla classe infinita dell’ultima scommessa del suo presidente: quel Pepito Rossi che lo scorso anno segnò gol pesantissimi per il raggiungimento dell’obiettivo.

Sono gli attacchi, infatti, i reparti più in difficoltà. Non è un caso che la squadra giallorosso sia quella che ha segnato meno gol in questa Serie BKT (appena 23), ma anche i 32 della SPAL non costituiscono un dato rassicurante. Preoccupa anche il digiuno di Andrea La Mantia, protagonista positivo nell’era Venturato e poi risucchiato da molteplici difficoltà nel prosieguo di stagione nonostante un CV che in cadetteria vantano in pochissimi. Dalla capacità delle punte di risollevarsi dal pessimo momento psicofisico e di quella degli allenatori di aumentare le situazioni in cui possano incidere nelle giuste zone di campo passa molto di questa partita. Se entrambe saranno consapevoli di non potersi concedere un pareggio, il rendimento del reparto offensivo giocherà un ruolo chiave.

Le motivazioni che accompagnano il match sono tantissime e con esse anche le paure. Chi saprà esorcizzare meglio le seconde alimentando le prime potrà conquistare i 3 punti più importanti del proprio campionato.