Calcio e Finanza
·23 Januari 2025
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Oggi alle 16.30, presso la sede del Comune di Genova, si gioca una partita molto importante per il futuro dello stadio Luigi Ferraris. Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, seduti al tavolo quest’oggi ci saranno il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il vice sindaco di Genova Pietro Piciocchi, i rappresentanti del Genoa (previsti l’amministratore delegato, Andres Blazquez e il chief strategy officer, Alessandro Galleni), quelli della Sampdoria (il presidente, Matteo Manfredi e l’amministratore delegato, Raffaele Fiorella) e Cds Holding.
Quest’ultima sarà responsabile della realizzazione degli interventi strutturali e architettonici sullo storico stadio di Marassi, seguendo in particolare il progetto dell’architetto Stefano Boeri. Il condizionale, come sempre, resta d’obbligo visti i precedenti turbolenti e i tanti colpi di scena che hanno caratterizzato il percorso di riqualificazione dello stadio, ma quella odierna ha tutta l’aria di essere una giornata chiave per la nascita del progetto.
L’obiettivo del nuovo Ferraris è migliorare sotto ogni aspetto – sportivo, finanziario e societario – la vita di Genoa e Samp. Questo, ancor prima di guardare al grande evento di EURO 2032. Le possibilità che lo stadio genovese venga scelto come una delle cinque sedi italiane sono limitate, considerando come quasi certe le candidature di Milano, Torino e Roma. Ma il Ferraris può farsi trovare pronto, al punto da rendere più complessa la decisione. E se, come sembra, il ministro dello Sport Andrea Abodi sostiene Genova, sarebbe un punto a favore.
Negli ultimi tempi, i protagonisti di questa vicenda sono stati gli uffici legali di Genoa, Samp e Cds. Per tutto il mese di dicembre e questa parte di gennaio si è svolto un confronto serrato, con continui scambi di documenti e osservazioni. L’obiettivo era definire chiaramente i termini, i confini e la struttura dell’operazione e dell’accordo. È stato il presidente Piciocchi a spingere per accelerare: da tempo sostenitore della soluzione Cds, ha incontrato lunedì scorso le dirigenze delle due società. In quell’occasione ha fissato un appuntamento per oggi pomeriggio, dicendo chiaramente: «Si chiude».
La soluzione condivisa è quella emersa già da tempo: l’operazione sarà affidata a Cds, che acquisterà lo stadio per circa 14 milioni di euro a proprie spese ed eseguirà i lavori. I due club avranno un’opzione di acquisto che consentirà loro di rilevare il nuovo Ferraris. E oggi pomeriggio sono attese le firme decisive: queste permetteranno a Cds, già protagonista del waterfront di Levante, di avviare l’iter burocratico e tutte le attività preliminari necessarie all’inizio dei lavori.
Tra i primi passi ci sarà la convocazione della conferenza di servizi, incaricata di esaminare il progetto e dichiararne il pubblico interesse. Seguiranno incontri tecnici con Prefettura, Questura e Vigili del Fuoco. Nelle prossime settimane si valuteranno anche gli aspetti legali per definire come strutturare la società, quale percentuale spetterà a Genoa e Samp e se si ricorrerà alla Legge stadi o a quella sugli appalti pubblici. Anche se ci vorrà ancora del tempo per definire alcuni dettagli, oggi si firmerà e si darà ufficialmente il via, qualora tutti i tasselli, come sembra, si incastreranno al loro posto.