Morata si racconta in un documentario: “Insultato in Nazionale, non ne vale la pena. Difficoltà mentali? Avevo paura di tutto” | OneFootball

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·17 Juni 2025

Morata si racconta in un documentario: “Insultato in Nazionale, non ne vale la pena. Difficoltà mentali? Avevo paura di tutto”

Gambar artikel:Morata si racconta in un documentario: “Insultato in Nazionale, non ne vale la pena. Difficoltà mentali? Avevo paura di tutto”

Alvaro Morata ha raccontato la sfera interiore personale in un documentario a lui dedicato. Disponibile su Movistar Plus, “Morata: no sabéis quién soy” descrive le difficoltà mentali dell’attaccante spagnolo. Morata dedica una parte anche alla Nazionale, soffermandosi sul tema delle convocazioni.

“Vale la pena che ogni volta che vado in Spagna con la mia famiglia abbia episodi spiacevoli e che la gente mi prenda in giro, mi insulti e rida di me? Non so se ne valga la pena. Vale la pena continuare a venire in Nazionale solo per essere insultati e fischiati negli stadi dove giochi con la maglia della Nazionale? Non ne vale la pena. Dopo la vittoria di Euro 2024 pensavo che le persone sarebbero state più rispettose. Se ami qualcuno, e so che è calcio, lo ami anche quando è giù”.


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Sul periodo di difficoltà psicologiche: Difficoltà mentali? Avevo paura di tutto. Avevo così tanti pensieri orribili e autodistruttivi. Ho persino pensato di fingere di essere ferita per non dover essere lì. La mente ti suggerisce ogni genere di cose per farti evitare ciò che ti fa soffrire. Era come se fossi in una stanza completamente buia, con tutti che mi fissavano. La mia testa mi inviava costantemente segnali, messaggi e voci che mi dicevano cose orribili. De la Fuente? Ero nel momento più buio in cui una persona possa trovarsi, e lui si è fidato di me. A livello personale, è stato il miglior allenatore che abbia mai avuto, perché ha saputo non solo capire il mio problema, ma anche condividerlo e viverlo come se fosse il suo”.

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