Milano, all'Arena stop alle gare internazionali per buche e incuria | OneFootball

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·31 Maret 2025

Milano, all'Arena stop alle gare internazionali per buche e incuria

Gambar artikel:Milano, all'Arena stop alle gare internazionali per buche e incuria

Milano, città che è da sempre uno dei grandi vivai dove si formano atleti e grandi talenti dell’atletica leggera italiana, è rimasta senza una pista o una pedana omologata. Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, le varie competizioni in programma nel capoluogo lombardo, come gli Assoluti di prove multiple, il Trofeo Bracco e la Notturna Eset verranno trasferiti dal prestigioso scenario dell’Arena Civica (ormai non più a norma per le competizioni) al Centro Atletica di Busto Arsizio, mentre la finale oro dei Campionati di società si terrà a Brescia. Anche la storica manifestazione giovanile “Ragazzo più Veloce di Milano”, che in passato ha rivelato atleti del calibro di Filippo Tortu e che lo scorso anno si è svolta ad Assago, rischia di dover lasciare l’Arena.

«Definirlo uno scandalo potrebbe sembrare esagerato – afferma indignato Sergio Tammaro, presidente dell’Atletica Riccardi – ma basta fare un sopralluogo nell’Arena Civica, dove ogni giorno si allenano un migliaio di bambini, per rendersene conto». Nonostante il rifacimento del manto in sportflex a fine 2020, la pista dell’impianto in cui Marcello Fiasconaro stabilì il record del mondo degli 800 metri il 27 giugno 1973 (1’43”7) è ora deteriorata: bucata, strappata e rovinata.


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«La superficie, realizzata da un’azienda orientale invece che dalla ditta italiana leader nel settore, si è disgregata – spiega Tammaro – mentre il prato, indispensabile per l’allenamento dei giovani, è riservato ai calciatori. Gli appelli rivolti al sindaco Sala e all’assessore Riva non hanno avuto alcun esito: il disinteresse è totale».

Il problema, però, non riguarda solo l’Arena Civica, da cui il giovane talento del salto in lungo Daniele Inzoli è dovuto emigrare a Bergamo per evitare infortuni. Nessuno dei sette impianti di atletica presenti a Milano è attualmente omologato per le competizioni: quattro sono difficilmente accessibili e uno è chiuso. «Il Giuriati di via Pascal rappresenta perfettamente la situazione di questa città – sottolinea Sabrina Fraccaroli, ex presidente di Fidal Milano – perché, pur essendo comunale, è gestito dal Politecnico. Se vuoi portare i ragazzi ad allenarsi, devi prenotare uno slot orario e specificare persino quanti useranno le pedane del lungo e dell’alto».

Anche il Bicocca Stadium di viale Sarca è sotto la gestione dell’Università, con gran parte degli spazi riservati a studenti e dipendenti, e dispone di una pista a quattro corsie non omologabile. Stesso problema per il Saini. Il “Luigi Carraro” di via dei Missaglia è chiuso da tempo a causa del pessimo stato del tartan, mentre il Comune discute da anni su concessioni mai finalizzate. Nel glorioso impianto XXV Aprile, la pista è ormai logora e la struttura indoor non è mai stata aperta.

Allenarsi al “Forza e Coraggio” di via De Amicis richiede davvero coraggio: dell’antico anello in terra battuta resta appena un segno. La giovane velocista Kelly Ann Doualla, promessa dell’atletica, si allena a San Donato, dove il tartan – scrive il quotidiano nella sua edizione odierna – somiglia più a una sfoglia sottile che a una pista vera e propria.

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