Calcio e Finanza
·18 September 2024
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·18 September 2024
Due sconfitte, due pareggi e una sola vittoria (con il modesto Venezia) in cinque partite ufficiali. E’ stato un inizio da incubo quello del Milan nella stagione 2024/25. Dopo il primo successo in campionato – che aveva consentito ai rossoneri di rialzare la testa – la squadra è sprofondata nuovamente al debutto nella nuova Champions.
Se è accettabile una sconfitta con il Liverpool, squadra sicuramente di livello superiore, è inaccettabile la confusione che si è vista in campo. Dopo il vantaggio lampo di Pulisic, il Milan ha subito i Reds per tutta la partita (specialmente il primo tempo) dando l’impressione di non avere neanche lontanamente l’idea di come superare il pressing iniziale degli ospiti, con tanti palloni buttati via.
A ritmo alto la tecnica è venuta meno per diversi giocatori e il “delitto perfetto” si è consumato con gli errori individuali che hanno portato ai tre gol ospiti (che avrebbero potuto essere molti di più). Una brutta serata certificata anche dalla scarsa presenza allo stadio, con il dato finale sugli spettatori che ha fatto segnare 59.826 spettatori.
Non certo un pubblico di poco conto in senso assoluto, ma un risultato sicuramente inusuale per il Milan, soprattutto se si considera il livello del match: una super sfida di Champions. Per trovare una partita di Champions League o di campionato sotto i 60mila spettatori – escludendo dal conteggio il periodo con le limitazioni Covid – bisogna risalire addirittura a inizio 2020, poco prima dell’emergenza.
Era lunedì 17 febbraio e il Milan affrontava in posticipo il Torino, la settimana successiva al derby contro l’Inter, perso 4-2 in rimonta. Da lì in avanti i rossoneri (in condizioni di piena capienza del Meazza) non sono più scesi sotto la soglia dei 60mila spettatori, con due stagioni – 2022/23 e 2023/24 – a dire poco straordinarie in termini di partecipazione dei propri tifosi. Un pubblico da ritrovare, insieme ai risultati.
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