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·7 Juli 2025
Milan, ecco l’Allegri bis: “Il primo obiettivo è tornare in Champions. Serve lavoro, passione e unità”

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·7 Juli 2025
Dopo undici anni di assenza (e tanta Juve, nel mezzo), Massimiliano Allegri torna ufficialmente sulla panchina del Milan. Con l’inizio del raduno per la stagione 2025/26, prende il via una nuova avventura per il tecnico livornese, accolto con grande entusiasmo da club e tifosi.
La sua conferenza stampa di presentazione, tenuta subito dopo il primo allenamento stagionale, ha chiarito i principali obiettivi e le linee guida del nuovo corso rossonero.
Allegri ritrova il Milan: «Inizia un’avventura straordinaria» “Per me è una nuova sfida e sono entusiasta di essere tornato”, ha dichiarato Allegri. “Ho trovato un club solido, una squadra di livello e tanta voglia di fare bene. Il primo obiettivo è tornare tra le prime quattro e riportare il Milan in Champions League. Da lì si costruisce il futuro”.
Il tecnico, il cui ritorno è stato ufficializzato lo scorso 30 maggio, ha voluto sottolineare l’importanza di lavorare quotidianamente con intensità e umiltà: “Non ci sono formule magiche: contano il lavoro quotidiano e la crescita di ogni singolo elemento, me compreso. Dobbiamo ragionare un passo alla volta e arrivare a marzo nelle posizioni che contano”.
La filosofia di Allegri: niente «corto muso», ma continuità Alla domanda se il suo Milan sarà di «corto muso», Allegri ha risposto con chiarezza: “Non è questione di corto o lungo muso. Il Milan deve tornare competitivo in Italia e in Europa. L’obiettivo è consolidarsi nelle prime posizioni, ma questo passa solo attraverso il lavoro quotidiano, la cultura del sacrificio e la mentalità vincente”.
Una linea di pensiero che richiama i suoi successi passati, ma con uno sguardo sempre rivolto al presente e al futuro.
Il mercato: partenze eccellenti, ma piena fiducia nella rosa Allegri ha confermato che il mercato è in evoluzione e gestito in piena sinergia con il nuovo direttore sportivo Igli Tare: “Ci confrontiamo ogni giorno su opportunità e strategie. Le partenze di Reijnders e di Theo Hernandez, qualora dovessero concretizzarsi, sono state valutate insieme. Ho a disposizione 25 giocatori e sono soddisfatto di questa rosa”.
Sul possibile arrivo di nuovi innesti, il tecnico si è mostrato cauto ma fiducioso: “Le cose vanno fatte con calma. Il calendario ci impone di essere pronti per il 17 agosto, quando affronteremo la Coppa Italia in una gara già decisiva”.
Perché il Milan? «Una scelta di cuore e di ambizione» Il ritorno di Allegri al Milan non è solo una scelta professionale, ma anche una questione di cuore: “Sono molto affezionato a questi colori. Quando ho ricevuto la chiamata di Furlani e Tare ho sentito subito entusiasmo. Voglio ripagare la fiducia con impegno e risultati”.
Il tecnico ha inoltre voluto ricordare il suo primo ciclo in rossonero, segnato dalla vittoria dello Scudetto nel 2011: “Sono stato fortunato ad allenare qui e a lavorare con una società storica come il Milan. Oggi ripartiamo con un nuovo progetto e nuove ambizioni”.
La ricetta per il successo: lavoro di squadra e determinazione Allegri ha insistito sull’importanza del lavoro collettivo, non solo sul campo ma in tutto l’ambiente di Milanello: “Per raggiungere grandi risultati serve unione, professionalità e spirito di gruppo. Il Milan deve avere sempre fame, senza mai accontentarsi. Ogni persona che lavora qui deve sentirsi parte di un progetto ambizioso”.
E ha aggiunto: “Per costruire qualcosa di importante servono fondamenta solide e un percorso di crescita costante. La squadra dovrà viaggiare a una velocità di crociera che permetta di arrivare ai mesi decisivi nel pieno delle proprie potenzialità”.
Tare: «Allegri porterà esperienza e mentalità vincente» Presente in conferenza anche Igli Tare, neo direttore sportivo del Milan, che ha voluto sottolineare il valore strategico dell’arrivo di Allegri: “Abbiamo visto in lui una figura capace di trasmettere esperienza e mentalità vincente. Siamo convinti che porterà al Milan stabilità e ambizione”.
Ha in testa un percorso come quello del Napoli dell’anno scorso?
“Posso solo dire che al Milan tutti devono avere l’ambizione di ottenere il massimo dei risultati. Serve iniziare a lavorare con la convinzione di ottenere il massimo. Se a marzo saremo dentro nelle posizioni più importanti ci giocheremo la stagione, ma ora non serve dire altro. Dovremo essere professionali e concreti per ottenere risultati con lavoro, passione e responsabilità”
Sarà un Milan schierato col 4-3-3? E Maignan sarà capitano con Leao vice?
“Intanto iniziamo a metterne dieci e speriamo di metterli bene… Sono contento che Maignan sia rimasto, è il capitano e uno dei migliori portieri in Europa. E Leao è straordinario, farà una grande stagione”
Modric dove andrà collocato? Mezzala o regista?
“Aspettiamo che arrivi, c’è il Mondiale per Club e arriverà in agosto. Non gli servono presentazioni. Ci sono anche Ricci, Loftus-Cheek, Fofana, Bondo e Musah: sono ottimi giocatori, giocheremo coi tre centrocampisti e a seconda delle loro caratteristiche ci metteremo in campo e farli rendere il meglio possibile”
Le prime sensazioni: «Subito al lavoro, con grande entusiasmo» «Il Milan è un club che impone grande senso di responsabilità», ha concluso Allegri. «Dal primo momento ho percepito determinazione e voglia di ripartire. Ora tocca a noi, lavorare con entusiasmo e passione per riportare questa squadra dove merita».
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